|
|
| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link | |
|
|
20 Aprile 2001: 8° anniversario della morte di don Tonino Bello
Pasqua: terra di pace.
Canto di invocazione allo Spirito Santo Tu sei Sorgente Viva, tu sei fuoco, sei carità. Vieni Spirito Santo. Vieni Spirito Santo.
Introduzione Non mi è difficile fare gli auguri. Basta modularli con la stessa
cadenza con la quale Gesù li espresse ai discepoli impauriti apparendo loro la sera di
Pasqua: (introduzione alla Veglia a partire da questo brano) Canto Lajuda em vindrà del Senyor, del Senyor el
nostre Deu, que ha fet el ciel i la terra, el ciel i la terra. Sac.: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Intronizzazione della Parola di Dio. (in modo solenne si porta il Vangelo al centro dellassemblea). Intanto si canta lAlleluia. Proclamazione del Vangelo Gv.20,19-23 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: <<Pace a voi!>>. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: <<Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi>>. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: <<Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi>>. Primo momento: La pace come cammino A dire il vero, noi non siamo molto abituati a legare il termine
" pace " a concetti dinamici. Raramente sentiamo dire: " Quell'uomo si
affatica in pace ", " lotta in pace ", " strappa la vita con i denti
in pace ". Più consuete nel nostro linguaggio sono, invece, le espressioni: "
Sta seduto in pace ", " sta leggendo in pace ", " medita in pace
" e, ovviamente, " riposa in pace ". Rit: Dona la pace Signore, a chi confida in te (durante la lettura delle strofe si arpeggia)
Verranno molti popoli e diranno: <<Venite, saliamo sul monte del
Signore, Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; Rit. un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. Rit. Secondo Momento: La pace come perdono Non vorrei essere frainteso. È vero: la pace è conquista, cammino, impegno. Ma sarebbe un brutto guaio se qualcuno pensasse che essa sia semplicemente il frutto dei nostri sforzi umani o il risultato del nostro volontarismo titanico o una merce elaborata nelle nostre cancellerie diplomatiche o un prodotto costruito nei nostri cantieri popolari. La pace è soprattutto dono che viene dall'alto. È la strenna pasquale che Gesù ha fatto alla terra. È il regalo di nozze che ha preparato per la sua sposai Con tanto di marchio di fabbrica: " Made in Cielo ". Qual è allora il ruolo degli operatori di pace? Quello di non respingere il dono al mittente. È in particolare, quello di rendere attuale e fruibile per tutti questo regalo di Dio. Mi spiego con immagini. Gesù è sceso sulla terra tormen- tata dalla sete. Con la sua croce, piantata sul Calvario come una trivella, ha scavato un pozzo d'acqua freschissima. Una volta risorto, ha consegnato questo pozzo agli uomini dicendo: " Vi lascio la pace, vi do la mia pace ". Ora tocca a noi attingere l'acqua della pace per dissetare la terra. A noi, il compito di farla venire in superficie, di canalizzarla, di proteggerla dagli inquinamenti, di farla giungere a tutti. La pace, dunque, è dono. Anzi, è " per-dono ". Un dono " per ". Un dono moltiplicato. Un dono di Dio che, quando giunge al destinatario, deve portare anche il " con-dono " del fratello. E qui il discorso si fa concreto. Come possiamo dire parole di pace, se non sappiamo per- donare? Con quale coraggio pretendiamo che siano credibili le nostre scelte di pace a livello di massimi sistemi, quando nel nostro entroterra personale prevale la legge del taglione? Quali liberazioni pasquali vogliamo annunciare, se siamo protagonisti di stupide smanie di rivincita, di deprimenti vendette familiari, di squallide faide di Comune? Chi volete che ci ascolti quando facciamo comizi sulla pace, se nel nostro piccolo guscio domestico siamo schiavi dell'ideologia del nemico? Solo chi perdona può parlare di pace. E a nessuno è lecito teorizzare sulla non violenza o ragionare di dialogo tra popoli o maledire sinceramente la guerra, se non è disposto a quel disarmo unilaterale e incondizionato che si chiama " perdono " . Dal Vangelo di San Matteo (18,21-22) Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: <<Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?>>. E Gesù gli rispose: <<Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.Terzo momento: La pace come giustizia Oggi il discorso sulla pace è diventato tutt'altro che pacifico. Prima non era così. Anzi, nelle nostre chiese, non c'era nulla di più gradito alle orecchie della gente che sentir parlare di pace, con le inesauribili " variazioni sul tema " e con tutti gli svolazzi calligrafici di cui la sacra eloquenza era maestra. Poi le cose si sono imbrogliate. Ed è finita la pace per i " discorsi sulla pace " quando è cominciato a emergere insistentemente nella coscienza della Chiesa uno splendido masso erratico, rimasto per lungo tempo inosservato nel cuore del messaggio biblico. Per chi volesse incrociarlo sulla sua rotta, ecco ne le coordinate: Isaia 32,17: " La pace è frutto della giustizia " . Da quel momento, da quando cioè ha cominciato a presentarsi in pubblico con la compagnia un po' sospetta della giustizia, quello della pace non solo è diventato il discorso più destabilizzante, ma ha fatto capire tantissime cose. Che non ci potrà mai essere pace finche i beni della terra sono così ingiustamente distribuiti. Che guerra non è solo il tuono dei cannoni o l'esplosione delle atomiche, ma la semplice esistenza (anche se subita in rassegnato silenzio) di questo violento sistema economico. Che l'assurdo non è che nel mondo ci siano ricchi e poveri, ma che i ricchi diventino sempre più ricchi sulla pelle dei poveri che diventano sempre.più poveri. Che l'asse della pace o della guerra non passa tanto tra est e ovest, ma tra nord e sud; tra popoli ricchi e terzo mondo, sprofondato nei debiti e sull'orlo dell'abisso, anzi con un piede più in là. C'entra tutto questo col nostro cammino pasquale di conversione? Senza dubbio. Perché i subappalti di queste colossali imprese d'ingiustizia planetaria sono collocati anche nel nostro povero cuore. E forse ciascuno di noi, con le mille violenze pubbliche e private che consuma ogni giorno, è titolare di una di quelle piccole agenzie periferiche, la cui sede centrale tiene perennemente desti nel mondo i focolai della guerra. Recitiamo a cori alterni il salmo 146 prendendoci limpegno di continuare lopera che Dio sta compiendo a nostro favore. Loda il Signore, anima mia: Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo
Dio, Egli è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova, Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Quarto momento La pace come verità Voglio cominciare con una frase che ci fa capire come la pianta della pace non può mai sbocciare da un cuore che è un " collage " di compromessi, ne può attecchire in un terreno concimato di bugie." Parlano di pace al prossimo, ma hanno la malizia nel cuore ". Eun versetto del Salmo 28 che smaschera, rapido come una folgore, quell'ipocrisia oscena che spesse volte si cristallizza attorno ai discorsi di pace. E qui il giro di boa sul versante dei comportamenti diviene fin troppo immediato. Chi ama la pace, vuol bene alla verità. Non strizza I'occhio alla menzogna. Odia la mistificazione verbale. Rifugge dalla frode tatticamente usata per far passare un 'idea. Ripudia ogni falsità, anche quella che produce apparenti vantaggi. Non manipola le notizie piegandole a interessi di schieramento. Si guarda bene dal cucinare la verità con le salse della ideologia, o di vestirla con gli abiti lunghi delle vedute partigiane. Chi ama la pace, ha il coraggio di tirare fino in fondo le conseguenze di certe verità. Non ha paura di dire come stanno le cose, anche quando le sue parole rovinano la digestione dei potenti. Non ammorbidisce la profezia con i trucchi diplomatici, pur di non recare dispiacere a qualcuno. Mette il dito sulla piaga dell'ingiustizia, senza spaventarsi delle ritorsioni. Non teme il rischio dell'impopolarità se denuncia fino alla noia le tragiche aritmetiche della miseria, dei debiti del terzo mondo, della confisca dei diritti umani, della corsa assurda al riarmo atomico che sta preparando l'olocausto planetario. Chi ama la pace sceglie il linguaggio evangelico del " sì sì, no no ". È leale con la comunità. Denuncia al fisco i suoi redditi fino all'ultimo centesimo. E anche se, per motivi di coscienza, fa l'obiezione alle spese militari, è tale il vantaggio che reca allo Stato, con la provocazione alla trasparenza dei bilanci, che l'autorità dovrebbe augurarsi l'aumento di obiettori di tal genere. Chi ama la pace, insomma, è disposto a pagare. Perché la verità non si vende. Si compra. E a caro prezzo. Fino al prezzo della croce. Come è avvenuto per Gesù che, sceso sulla terra per rendere testimonianza alla verità. Silenzio Canto The Kindom of God is justice and peace, and joi
in the Holy Spirit. Come Lord, and open in us the gates of your Kindom.
Testimonianza di Giuliana Bonino
Padre Nostro e Benedizione
Canto finale In resurrectione tua, Christe, coeli et terra
laetentur. In resurrectione tua, Christe, coeli et terra laetentur.
Segno : Durante il canto si viene allaltare a prendere una colomba con un augurio scritto da don Tonino per la Pasqua del 1993 a pochi giorni dalla sua morte. Diventi per noi un impegno per diventare operatori di pace
I testi di Don Tonino sono tratti dal libro "Alla Finestra la speranza".
|
| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link | |