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4° CAMPO NAZIONALE  "VANGELO E NONVIOLENZA" TRASASSO 23-31/08/2002

Programma Una coppia al campo

Volantino del 4° Campo Nazionale 'Vangelo e Nonviolenza' Trasasso 23-31/08/2002

 

Il programma del campo:

Venerdì 23-08-2002
 “Ed ecco in quello stesso giorno due di  loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus” (Lc 24;13)
Conoscenza e affinità del gruppo
In serata: documentario su Monte Sole

Sabato 24-08-2002
“Beati gli  operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.” (Mt 5;9)
Il valore della nonviolenza
 
- Di fronte all’estremo
   - Alcune basi morali
   - Spunti di strategie
si prenderà spunto da alcuni testi di Gandhi, M.L. King, J. Goss, H. Mayr, A. Capitini, G. Dossetti  
In serata: introduzione storica su Monte Sole

Domenica 25-08-2002
“Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci” (Is 2;4)
Da un massacro può nascere la nonviolenza?
Visita guidata a Monte Sole (guiderà la visita don Gianni Cova dell’associazione “Terra Memoria e Pace”)
In serata: documentario su Franz Jagerstatter 

Lunedì 26-08-2002
Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».” (Lc 4;4,5)
Il conflitto internazionale (teoria di Gene Sharp)
Il Potere e la Gestione del potere
In serata: “La paura”

Martedì 27-08-2002
Il faraone disse ancora a Giuseppe: «Vedi, io ti do potere su tutto il paese d'Egitto».” (Gen 41;41)
Il conflitto internazionale (teoria di Gene Sharp)
La dinamica della lotta nonviolenta.
In serata: Incontro con un monaco della comunità dei piccoli fratelli dell'Annunziata

Mercoledì 28-08-2002
“Sta in silenzio davanti al Signore” (Sal 37;7)
Giornata di deserto a Monte Sole

Giovedì 29-08-2002
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Lc 6;37)
Il conflitto interpersonale (teoria di Pat Patfoort)
Noi e il Conflitto
In serata: Veglia della Lavanda dei Piedi

Venerdì 30-08-2002
Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua».” (Mt 5,9)
Il conflitto interpersonale (teoria di Pat Patfoort)
Conflitto occasione di crescita

Sabato 31-08-2002
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».” (Gv 20,21)
Verifica e condivisione della settimana

 

Giornata tipo:

 ore 08,00:                Momento di preghiera

     08,30:                Colazione

     09,15 - 12,00:    Training

     12,30:                 Pranzo

     15,00 – 17,00:    Training

     17,30 – 19,00:    Meditazione personale e
                              
in piccoli gruppi su
                              
brani biblici

  "   19,00:                S. Messa  

     19,30:                 Cena

     21,00:                 Serata insieme

     22,30:                 Momento di preghiera

 

Metodologia:

Ricordiamo che la metodologia che verrà utilizzata si fonda sulla partecipazione attiva di ognuno e sulla valorizzazione del gruppo come risorsa per l’apprendimento: si tratterà quindi di mettere in gioco la propria esperienza ed il proprio punto di vista.
Si utilizzeranno molteplici strumenti e tecniche, dai giochi di ruolo ai lavori di gruppo, incontri-testimonianze, films; cercando di curare tanto l’aspetto cognitivo quanto quello emotivo-relazionale.
Proprio per quanto detto sopra, si ricorda che il corso sarà aperto ad un massimo di 20 partecipanti.

 

Una coppia al campo

cosa scrivere sul campo?
Abbiamo partecipato al campo di Trasasso in coppia ma - per un caso o per scelta - l’abbiamo vissuto spogliandoci del nostro essere coppia e percorrendolo da soli, per ritrovarci poi la sera prima di dormire a confrontarci e a rimettere in uno zaino comune la singola crescita.
Per questo motivo ci viene più facile raccontarlo insieme ma con una doppia scrittura.
Io mi chiamo Pasquale (napoletano) e penso che raccontare un’esperienza,  quando questa e’ finita sia molto  facile, specie se la si valuta positiva e bella, ma ...poi viene la domanda e ora?
Io venni a conoscenza del campo da una e-mail e  lo proposi a Giovanna, erano molti anni che non facevo un percorso con al centro la Bibbia e ne sentivo la mancanza, vivere il quotidiano e il sociale senza riportarlo alla fonte della mia fede mi pesava non poco, negli ultimi 10 anni ero stato molto impegnato nel sociale e nella nonviolenza o meglio nella ricerca dei diritti umani ma mi ero sempre trovato a lavorare con persone che provenivano da altre strade. Era interessante scoprire che avevamo gli stessi ideali e le stesse attese nel futuro ma poi alla fine a me mancava molto il riferimento nella fede.
Per questo motivo quando lessi l’e-mail la proposi a Giovanna, al di la delle dinamiche e dell’argomento mi interessava trascorrere un periodo dedicato a ricaricarmi nelle motivazioni e nella fede condividendolo con lei: non avevamo mai avuto in comune un’esperienza del genere.
Siamo arrivati al campo senza comunicarci aspettative o altro, lei giungeva nuova ad un’esperienza del genere e io temevo che potesse non trovarsi a suo agio, anche se speravo il contrario.
La mia preoccupazione era infondata e siamo giunti fino alla fine.
Che dire del lavoro fatto? Ho avuto modo di apprendere che vi erano state altre persone a me sconosciute che avevano lavorato e studiato la nonviolenza, e sono riuscito ad apprendere nuove tecniche e lavori completamente sconosciuti. Il tutto, come mi aspettavo, incastrato e motivato con la fede e con le basi del mio essere cristiano. Ho vissuto un periodo molto luminoso per merito di tutte le persone che erano li presenti:  trainer, “compagni di avventura” o amiche che si erano poste al nostro servizio. Dovei citarli tutti per non far torto a nessuno anche perche’ mi sento legato affettivamente ad ognuno di loro ma mi fa piacere menzionarne due per motivi diversi: don Stefano e Bruno, l’uno sacerdote gioioso e pieno di saggezza (nonostante la sua tenera età) e l’altro padre premuroso e grande uomo di fede.
Tutto questo incastrato nel bellissimo percorso iniziato con Monte Sole e concluso con la brutale domanda  ... ed ora?
Ora mi sento sicuramente piu’ forte sia per l’esperienza di fede fatta con mia moglie che non limiterà i contrasti naturali e quotidiani ma che sicuramente ci ha dato un elemento nuovo per percorrere insieme la nostra strada  che per  la gioia di aver conosciuto nuovi amici con cui dire .... peccato che siamo lontani altrimenti sarebbe più facile cambiare il mondo.

Io sono Giovanna. Accettai subito e volentieri la proposta di Pasquale di “finire in bellezza” le ferie estive con una settimana di seminario su Vangelo e Nonviolenza. Rispetto alla nonviolenza, mi sentivo in qualche modo una veterana, per la lunga pratica che avevo fatto, ma certo la “mia” nonviolenza era nata come nonviolenza politica, quindi quella che mi aspettava era una esperienza completamente diversa. Dal punto di vista della fede, posso dire che in primo luogo mi sosteneva la voglia di condividere con mio marito un aspetto che per lui era stato ed è tanto importante, mentre per me era qualcosa che – dai tempi della mia adolescenza – era andato (è buffo dirlo) un po’ in disuso. Nel senso che non mi è mai stato estraneo, o lontano, ma forse non era mai rientrato nel mio quotidiano, non ero mai riuscita a viverlo profondamente: in realtà mi mancava sia l’esperienza che anche la conoscenza vera della fede, e ne avevo anche un’idea poco chiara. Però, la mia curiosità mi ha spinto con entusiasmo ad accettare, forte anche della consapevolezza che avevo sufficienti “ammortizzatori” acquisiti in anni di esperienze di gruppi, di stages nei quali ci si ritrovava a condividere qualcosa con  persone con le quali si aveva in comune forse solo quello che si stava vivendo in quel momento.
Certo, mi sono chiesta più volte come mi sarei sentita e se avrei “retto” a preghiere quotidiane e messe. E poi invece è stato tutto così normale, leggere la Bibbia che così poco conoscevo, ritrovarmi con gli altri durante la celebrazione eucaristica e le preghiere: non era obbligatorio, eppure mi ci è voluto pochissimo a sceglierlo come una cosa mia.
La settimana è volata: il piacere della scoperta delle persone che avevo intorno, senza grossi racconti e senza domande, tutti lì a fare la stessa cosa, ognuno con il suo essere, con le sue caratteristiche. Ognuno compagnia, sostegno, specchio dell’altro. Età diverse, diverse storie, diversi modi di comprendere e agire che si incastravano lasciando – credo – ognuno un piccolo segno nell’altro, e questo non solo fra noi che partecipavamo come “formandi”, ma anche fra i formatori che con noi hanno vissuto questa esperienza, guidandoci ma sempre insieme a noi.
La frase che chiudeva il programma del campo, “si tratterà di mettere in gioco la propria esperienza ed il proprio punto di vista”, è credo quella che possa riassumere meglio di ogni altra il senso di quello che è successo nei giorni a Trasasso. A volte è stato duro, come sempre lo è quando ci si vede dall’esterno e si tirano giù alcune barriere che avevamo eretto per difenderci. Spesso è stato molto divertente, gioioso, grazie anche alla simpatia di tutti. Alla fine, per quel che mi riguarda, mi è rimasta la sensazione che una serie di tasselli mancanti fossero stati messi, che alcune tessere fuori posto fossero state sistemate, e che quel che non serviva più si potesse serenamente archiviare.
Mio marito ha già scritto, sulle persone, su quel che rimane alla fine di quella settimana. Aggiungo: da quando siamo tornati le persone intorno a noi non fanno che ripeterci che le vacanze ci hanno fatto proprio bene, e noi non facciamo che suggerire a tutti di partecipare al prossimo campo su vangelo e nonviolenza.
Per me c’è in aggiunta la scoperta (la riscoperta) di una strada di fede che avevo dimenticato o che non sapevo di poter percorrere. E la determinazione che il percorso non è finito a Trasasso il 31 agosto 2002.

 

 

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