PAX CHRISTI Punto pace di Bologna
Il punto pace Pax Christi di Bologna è nato alla fine del 1995 (in realtà
un primo gruppo era stato presente e vitale fino alla fine degli anni ’70),
su iniziativa di alcuni laici, sacerdoti e consacrate che sentivano la
necessità di attivare nella nostra città e nella diocesi, una rinnovata
attenzione alle tematiche legate alla pace.
Siamo un piccolo gruppo che si riconosce negli ideali di pace del vangelo.
Da credenti non possiamo, per interesse o per prudenza, restare integrati
nella cultura corrente e dimenticarci che Gesù ha fatto riporre la spada
nel fodero, ha avuto un amore preferenziale per i poveri fino ad
identificarsi con gli ultimi, ha perdonato i nemici e ha risposto alla
violenza con amore, fino alle estreme conseguenze. Questo è
l’”impossibile” che, da credenti, dobbiamo vivere, dentro i molteplici
contesti della storia personale e sociale, non da calcolatori o strateghi,
ma fiduciosi solo nella potenza del Risorto.
Costruire la cultura della pace non è un impegno tra i tanti, ma un
umanesimo nuovo, un costruire se stessi, la città, il mondo, mettendo al
centro l’incontro, lo scambio, l’intesa, la comunione con l’altro, con
il suo volto e la sua storia.
Radicato nella Chiesa, popolo di Dio, Pax Christi vuol essere un movimento
aperto a tutti; nella ricerca instancabile della pace, dialoga e collabora
con le associazioni e i movimenti cristiani, con gli altri movimenti di pace
e con tutti gli uomini di buona volontà, in collegamento con il magistero
della Chiesa. Cerchiamo di “essere segno dell’inquietudine, richiamo del
non-ancora, stimolo dell’ulteriorità, spine dell’inappagamento, …,
conficcate nel fianco del mondo”, come scrisse una volta don Tonino Bello,
una tra le voci più significative e profetiche di Pax Christi.
Il nostro gruppo, nel contesto locale, si propone di:
·
approfondire una spiritualità e una scelta di valori in relazione alla pace
come dono messianico;
·
educarci ed educare alla pace aprendo gli occhi sulla realtà che ci
circonda, cercando di avere la capacità critica di fronte ai
condizionamenti storici e ascoltando il “grido dei poveri” nelle sue
molteplici forme;
·
sostenere gli operatori di pace e le istituzioni che li raggruppano;
·
unire gli sforzi, nella verità e nell’amore, con tutti coloro che
lavorano per la pace e la giustizia in associazioni e movimenti ecumenici;
·
dar voce e spazio ai profeti della nonviolenza e della giustizia e al
volontariato;
·
favorire la partecipazione alle manifestazioni e rivendicazioni nonviolente
dei diritti umani.
La violazione dei diritti
umani, il problema della fame che investe popoli interi, la corsa alle armi
e il commercio clandestino di esse, la militarizzazione crescente del
territorio, certe visioni economiche che deprimono la vita, riteniamo che
siano forme di peccato che rallentano l’avvento del Regno di Dio.
Le nostre modalità di ritrovo è variato negli anni sulla base delle
esigenze dettate dalla necessità di farci conoscere, e dal "cammino" delle
persone che costituiscono lo "zoccolo duro" del Punto Pace.
Attualmente ci incontriamo periodicamente il
secondo e il quarto
giovedì di ogni mese alle ore 21,00, presso il Santuario di
Santa Maria della Pace del Baraccano (piazza del Baraccano, 2 - Bologna).
L'incontro si articola in tre momenti : un primo momento di preghiera,
preparata a turno dai componenti del Punto Pace, un secondo momento di approfondimento
biblico incentrato su temi legati all'educazione alla pace, seguito dalla revisione delle
attività svolte, e dalla programmazione e progettazione dei "sogni".
Per quanto concerne
l'approfondimento biblico:
mentre fino al giugno 2002 ci siamo avvalsi dalla guida sapiente di padre Gianluca
scj, cercando di cogliere il significato di termini come guerra, violenza,
vendetta, castigo che spesso nella Bibbia vengono attribuiti alla volontà di Dio, perché
solo dando una risposta seria a queste realtà che si può capire correttamente il termine
Pace nella Bibbia.
Dal settembre 2002 siamo stati accolti e accompagnati in questo cammino da
don Stefano Benuzzi, il tema che ha accompagnato la nostra
riflessione è stata la violenza, ci siamo aiutati in questo con alcuni scritti
di Girard, il tutto chiaramente visto alla luce della Sacra Scrittura.
Nel 2003 e in parte anche nel 2004 abbiamo proseguito il nostro cammino, con la
lettura del libro "La teologia degli oppressi", che raccoglie vari
scritti di don Tonino.
Il 2005 ci sta vedendo impegnati nell'approfondimento sull'Islam, per
far ciò nei migliori dei modi, ci troviamo una volta al mese a Monte Sole
con fratel Luca della Piccola Famiglia dell'Annunziata.
In questi
anni abbiamo provato ad avere alcuni momenti fissi che ci
contraddistinguessero (non sempre ci siamo riusciti):
-
Nel mese di Aprile , in occasione
della ricorrenza della sua ascesa ai cieli, una Veglia di preghiera in ricordo di
Tonino Bello. Abbiamo chiesto la testimonianza sulla sua vita e sulle sue opere a
diverse persone che hanno avuto l'opportunità di incontrarlo, da persone
"famose" come fratel Arturo Paoli, don Bizzotto, don Sacco, a giornalisti come
Russo, a semplici parrocchiani come Giovanni ed Enza.
-
L'altro appuntamento si realizza nel mese di ottobre, in ricordo dell'incontro avvenuto
ad ASSISI tra i rappresentanti di tutte le religioni nel '86. Si tratta di un
incontro di preghiera in cui sono presenti e partecipi pastori di alcune religioni
presenti sul nostro territorio. Quest'ultimo incontro viene organizzato con la
collaborazione del S.A.E. e con il gruppo di Taizè.
Questo momento di preghiera ultimamente è stato spostato a marzo e si
svolge presso la chiesa Avventista di Bologna
La strage di Monte Sole
(conosciuta più comunemente come "la strage di
Marzabotto", dove nel '44 furono trucidati 1830 persone ,tra cui molte donne, bambini
e sacerdoti, dalle truppe tedesche) si respira unaria particolare. Lungo i sentieri
che parlano con il silenzio, si riesce, con la sola lettura, ad esempio di una lapide
posta in ricordo di un determinato fatto di quella lontana barbarie del settembre del
44, ad interrogarsi del perché della violenza,. che cosa significa per un cristiano
la nonviolenza affinchè non si trasformi in passività.
Una tappa che
abbiamo sviluppato e che ci
ha portando a nuovi stimoli, è il campo estivo su Vangelo e Nonviolenza
(nel 2002 c'è stata la quarta edizione). I contenuti del campo, (che si articola su
otto giornate) sono sviluppati su 3 livelli di analisi della nonviolenza: la nonviolenza e
le basi morali, la nonviolenza e il conflitto internazionale, la nonviolenza e il
conflitto interpersonale. Si
cerca di sviluppare questi argomenti attraverso i giochi interattivi e i lavori di gruppo.
Insieme a questi 3 livelli ce ne sono altri due che hanno il compito di intessere meglio
la riflessione sulla relazione tra Vangelo e Nonviolenza: Monte Sole e licona della
Trinità.
Nell'estate 2003, insieme al Movimento Studenti di Azione Cattolica
di Bologna, abbiamo organizzato un campo itinerante per l'Europa alla
scoperta dei testimoni della libertà durante il nazismo.
Dal 2008 al 2014, insieme ai punti pace di Ferrara e Reggio Emilia,
abbiamo organizzato un campo itinerante da Monte Sole a Barbiana, nel 2008,
per il 60° anniversario della nascita della Costituzione Italiana, ha
pensato di far memoria dell’evento impegnandosi nella realizzazione di un
percorso (da Monte Sole a Barbiana) che possa essere definito il “sentiero
della Costituzione Italiana”.
A rendere visibile e a legittimare il percorso si prevede il collocamento di
139 cartelli distribuiti lungo tutto il tracciato con la descrizione degli
altrettanti articoli della Costituzione, così da caratterizzare in modo
inequivocabile l’intero sentiero civico.
In questi anni di attività, siamo riusciti inoltre a realizzare altre
attività anche di rilevanza pubblica, con la compartecipazione di altre associazioni
presenti nel territorio.
Per brevità, ne segnaliamo alcune:
Incontro all'Università su "Lercaro e la pace" con R. La
Valle (febbraio '98).
Incontro pubblico su "Quale
futuro per gli eserciti?" (maggio '98) con la partecipazione di Don Bizzotto,
Cipriani, Codrignani.
In occasione del 50° anniversario dell' uccisione di Gandhi
(gennaio '98) abbiamo riprodotto nella Piazza Maggiore il volto di Gandhi con dei lumini e
sono stati letti riflessioni ispirate alla sua vita.
Incontro Missionarietà e nonviolenza (maggio 2000) con la partecipazione di
numerosi sacerdoti impegnati a vario titolo nelle missioni (erano presenti anche i
"nostri" don Alberto e don Eugenio). Inoltre abbiamo partecipato a diversi
incontri, a vari livelli, durante la guerra in Kosovo.
Incontro in occasione
del 60° anniversario del Martirio di Monte Sole "Le querce di Monte
Sole: dalla memoria alla vigilanza" (settembre 2004) a cui hanno
partecipato: don Tonio Dell'Olio, Nadia Baiesi e Francesco Pirini.
Un'altra nostra iniziativa, è
stata per lungo tempo, una lettera, che veniva inviata a
un centinaio di persone ogni due o tre mesi, di sensibilizzazione e informazione, con un
breve calendario delle ricorrenze mensili più importanti per il mondo della pace. Abbiamo
inoltre realizzato una serie di schede sui profeti della pace, che hanno la
peculiarità, di trovare oltre alla biografia, a un breve excursos dei principali scritti,
anche dei giochi interattivi che aiutano a scoprire e a riflettere il messaggio che i
singoli profeti ci hanno dato.
E ora veniamo ai sogni. Vorremmo fare molte altro, e ci rendiamo
conto della necessità di un approfondimento e di un rilancio di alcuni temi come: la pace
(ci siamo proposti, ma purtroppo le richieste sono state scarsissime, quest'anno alle
parrocchie per incontri - con anche momenti di animazione - per una riflessione sul
messaggio del Papa del 1° gennaio) , la nonviolenza, le obbiezioni di coscienza, la
convivialità delle differenze, l'ecumenismo, una chiesa sobria accanto ai poveri; temi
che nella nostra diocesi sono ormai da anni ignorati se non in qualche caso disprezzati.
Ma si sa la " messe è tanta e gli operai sono pochi"
Rimaniamo convinti al di là delle nostre carenze che " La
speranza non è ottimismo. La speranza non è la convinzione che ciò che stiamo facendo
avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato
che abbia successo o meno." ( V. Havel) o come dice Guccini in una sua canzone "cinque anatre andavano a sud, forse una soltanto vedremo arrivare, ma quel suo volo certo
vuol dire, che bisognava volare".
Shalom.
Per ulteriori informazioni, scambi di opinioni ecc
Potete contattarci all'email seguente:
paxchristibologna@tin.it
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