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29 OTTOBRE 2000: VEGLIA ECUMENICA IN OCCASIONE DEL 14° ANNIVERSARIO DELL'INCONTRO DEI CAPI RELIGIOSI AD ASSISI

Volantino per la veglia ecumenica in occasione del 14° anniversario dell'incontro dei capi religiosi ad Assisi

 

CHIESA DI SAN FRANCESCO
Assisi,
27 Ottobre 1986- Bologna, 29 Ottobre 2000

Pace è il nome di Dio
Osare un tempo nuovo per vincere la violenza e l'intolleranza

CANTO INIZIALE: NADA TE TURBE
Nulla ti turbi ne ti spaventi, se hai Dio, nulla ti manca. Nulla ti turbi ne ti spaventi, solo Dio basta.

CANTO: NADA TE TURBE

 

Presentazione della veglia - Marco Tolomelli del S;A.E.

Cel. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass. Amen.
Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo Spirito.

Saluto di Padre Ermanno

CANTO: JESUS LE CHRlST
Gesù, il Cristo, luce interiore, non lasciare che le mie tenebre mi parlino. Gesù, il Cristo, luce interiore, donami di accogliere il tuo amore.

CANTO: JESUS LE CHRlST

 

INTRODUZIONE

 L1: Quando i nazisti sono venuti a prelevare i comunisti, non ho detto niente,
         non ero un comunista...
         Quando sono venuti a prelevare i sindacalisti, non ho detto niente,
         non ero un sindacalista. . .
         Quando sono venuti a prelevare gli ebrei, non ho detto niente,
         non ero ebreo. . .
         Quando sono venuti a prelevare i cattolici, non ho detto niente,
         non ero cattolico...
         Poi sono venuti a prelevare me. Ma non rimaneva più nessuno per dire qualche cosa.
         (Martin Niemoller - 1942)

Agiamo: . . . incominciamo a pregare!

L2: Smettiamo di essere spettatori della violenza, smettiamola di deplorarla senza agire. Agiamo per vincerla, nella chiesa e altrove. Ricordiamoci che ognuno di noi e tutte le nostre chiese, assumiamo insieme la responsabilità di denunciare con coraggio tutti coloro che difendono le strutture di ingiustizia e di oppressione. Il razzismo, il ricorso alla violenza, in particolare nei confronti delle donne e dei bambini, le violazioni fragranti dei diritti umani commesse in nome di una nazione o di un gruppo etnico, qualunque essi siano. Se le chiese non legano la loro testimonianza a favore della pace e della riconciliazione alla ricerca dell'unità tra di loro, esse mancano alla loro missione nei confronti del mondo. Lasciamo da parte ciò che ci divide. Lanciando un 'azione ecumenica di fronte alla sfida della violenza, dimostrando che la nonviolenza costituisce un approccio attivo alla soluzione dei conflitti e offrendo, in tutta umiltà, ciò che Gesù Cristo ha insegnato ai suoi discepoli, le chiese hanno un messaggio unico da trasmettere al nostro mondo devastato dalla violenza.
                                                                                                              (Consiglio Ecumenico delle Chiese
- 2000)

 

GESTO INIZIALE: L'ulivo, l'arcobaleno

Vengono introdotti la pianta di ulivo e l'arcobaleno, simboli della pace universale e dell'Alleanza tra Dio e I'uomo.

Dal libro della Genesi:

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Allora Dio disse a Noè: "È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza". . . .
... Noè fece uscire la colomba dall'arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.
Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: "Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e i vostri discendenti dopo di voi. lo stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, ne più il diluvio devasterà la terra".
Dio disse: "Questo è il segno dell'alleanza: quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà l'arco sulle nubi ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi. L'arco sarà sulle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra" .

 

ASCOLTO DELLA PAROLA
(brani biblici nella traduzione Nuova Riveduta
1994)

L3: Dov'è la dimora di Dio? - chiese un giorno il rabbino di Kotzk ad alcuni dotti che erano andati a trovarlo. Essi lo derisero. Che domanda! Non è forse tutto il mondo pieno della sua gloria? Allora egli rispose da solo alla sua domanda: "Dio dimora ovunque l'uomo lo fa entrare. E chiunque porti pace è detto compagno di Dio nell'opera della creazione".

CANTO: OGNI MIA PAROLA

Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra,
così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui I' avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.

 

I. Pace è il nome di Dio: una profezia. una promessa. una speranza

Dal libro del profeta Isaia (Isaia 2,1-4 )

Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione, riguardo a Giuda e a Gerusalemme. Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del Signore si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno ad esso.
Molti popoli vi accorreranno e diranno: <Venite, saliamo al monte del Signore, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri>.
Da Sion infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro, e le loro lance, in falci;

L4: In sei giorni tutta la creazione fu espressa dalla parola di Dio, armoniosa, giusta e quieta. E quando il sesto giorno Dio creò l'uomo lo portò nel giardino di Eden e disse: "Guarda la mia opera, com'è bella e mirabile. Ma ciò che ho creato, l'ho creato per te. Rifletti su questo e non rovinare e non devastare il mio mondo, poiché, se lo farai, nessuno lo potrà riordinare dopo di te". Poi Dio cercò un vaso che fosse abbastanza grande per contenere tutte le benedizioni che voleva concedere all'uomo, e l'unico che Egli poté trovare fu il vaso della pace. Allora Dio sì riposò. Era il settimo giorno, il Sabath quando la pace scende dal cielo e la sua grazia avvolge tutta la creazione. Dotato di divino splendore, il Sabath dì venne una sposa dì squisita bellezza che I 'uomo andava ad accogliere nei campi con canzoni e preghiere. Egli benediceva I 'Eterno per le meraviglie della creazione, per aver colmato il mondo di bellezza. Benediceva l'Eterno per gli alberi, specie per gli alberi da frutta, protetti anche durante la guerra dai soldati dalle cui spade - aveva profetato Isaia si sarebbero fabbricati vomeri d'aratro, dalle cui lance sarebbero state tratte roncole. "E allora le nazioni non si combatteranno più e non ci saranno più guerre".
(da riflessioni sul Talmud)

CANTO: BLESS THE LORD
Benedici il Signore anima mia e benedici il suo santo nome. Benedici il Signore anima mia. Egli mi conduce alla vita.

CANTO: BLESS THE LORD

 

2. Pace è il nome di Dio: un volto

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,23-29)

Gesù disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.

CANTO: ADORAMUS TE O CHRISTE 

CANTO: ADORAMUS TE O CHRISTE

 

3. Pace è il nome di Dio: una missione

Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-21)

La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!)). E detto questo mostrò loro le mani ed il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. Gesù disse loro di nuovo «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».

CANTO: TUI AMORlS
Vieni Spirito Santo. Accendi il fuoco del tuo amore.

CANTO: TUI AMORlS

 

 

Assemblea: Noi non siamo soli: noi viviamo nel mondo che appartiene a Dio.
                     Noi crediamo in Dio, che ha creato e continua a creare,
                    che è venuto in Gesù per portare la riconciliazione ed il rinnovamento
                    abbiamo fiducia in Dio che ci chiama ad essere la sua Chiesa, ad amare e
                    servire il prossimo, a cercare la giustizia e resistere al male, a proclamare Gesù,
                    crocifisso e risorto, nostra giustizia e nostra speranza. Nella vita, nella morte,
                    nella vita dopo la morte Dio è insieme a noi. Noi non siamo soli: siano rese
                    grazie a Dio. Amen.

 

INTERVENTI

Silenzio e riflessione personale

GESTO FINALE: L'ulivo per crescere va coltivato,... anche la pace!

Durante il canto una parte dell'assemblea si recherà alla pianta di ulivo per aggiungere della terra e un'altra parte la innaffierà. Con questo gesto ognuno di noi si impegna a curare e coltivare il dono della pace.

CANTO: DONA LA PACE.

CANTO: DONA LA PACE

 

Accompagniamo le invocazioni con il canto del KIRIE ELEISON

  • Per tutti i popoli della terra e per i loro governanti perche inizi per loro un'era di pace

  • Per coloro che sono uniti dalla fede in Dio perche possano conoscersi e aprirsi al dialogo
  • Affinche vengano rispettati i diritti dei singoli, delle minoranze, dei popoli e dell'intera famiglia umana.
  • Perche le chiese diventino segno di pace e perche i conflitti vengano superati e non ignorati.

  • Affinche i doni della terra siano equamente condivisi dalla presente e dalle future generazioni

  • Donaci di fare la nostra parte per cambiare i meccanismi perversi della nostra economia, tra cui ci sono tutte le armi che produciamo e vendiamo

  • Per una cultura della nonviolenza quale forza di cambiamento e di liberazione

  • Infondi in tutti gli uomini e le donne di Israele la saggezza della pace, il desiderio di giustizia e la forza del perdono

 

Cel: Come figli del Dio della Pace insieme diciamo:

Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori. Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male. Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
(Padre Nostro Ecumenico, nella traduzione condivisa al Convegno di Perugia 1997)

BENEDIZIONE

Cel. Il Signore sia con voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Ci benedica Dio, dandoci la forza di ricercare la giustizia.
Ass. Amen
Cel. Ci benedica Dio, dandoci la saggezza necessaria per prenderci cura della nostra terra.
Ass. Amen
Cel. Ci benedica Dio, dandoci l'amore che fa sorgere nuova vita
Ass. Amen
Cel. Nel nome di Dio Padre, creatore del mondo intero, di Gesù, il nostro nuovo patto,
        e dello Spirito Santo che apre gli occhi e i cuori.
Ass. Amen
Cel. Andate in pace e siate testimoni della speranza che è in voi.
Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO FINALE: EL SENOR
Il Signore è la mia forza. il Signore è il mio canto. Egli è stato la mia salvezza. In lui confido e non ho paura.

CANTO: EL SENOR

CANTO: IN MANUS TUAS
Nelle tue mani, Padre, affido il mio spirito.

CANTO: IN MANUS TUAS

 

 

Colomba della Pace

Indifferenti all’odio

"L'indifferenza al male è male. Indifferenza all'ingiustizia, al dolore altrui, al bisogno che ci circonda. Nell'indifferenza non si dà speranza. Credo che essa sia ciò che dobbiamo combattere per costruire un futuro di speranza. Il contrario del bene non è il male, ma l’indifferenza. Il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza. Il contrario della verità non è l'errore, ma l’indifferenza. Il contrario della bellezza non è il brutto o il deforme, ma l’indifferenza. L'indifferenza è la prima alleata del male in tutte le sue forme, e spesso la sua giustificazione. Per questo la nostra battaglia per il bene inizia dalla lotta contro l’indifferenza al male. Inizia dal sapersi indignare davanti al male".

Nobel per la pace nel 1986, Elie Wiesel

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