Logo Pax Christi punto pace Bologna

PAX CHRISTI

PUNTO PACE BOLOGNA

 

 

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |


“PER LA COSTITUZIONE VOGLIAMO PIANTARE DEI PALETTI !”
- 2 giugno: inaugurazione del sentiero civico della Costituzione Italiana -

 

02 giugno 2009: «“PER LA COSTITUZIONE VOGLIAMO PIANTARE DEI PALETTI !” - 2 giugno: inaugurazione del sentiero civico della Costituzione Italiana -»


 

2 GIUGNO 2009:
APERTURA DEL SENTIERO CIVICO DELLA COSTITUZIONE

Cinquanta persone di ogni età, appassionati di sentieri, ma oggi soprattutto appassionati di diritti umani e di questa nostra repubblica, si sono ritrovati in perfetto orario alla partenza nella piazza di Vado per inaugurare il sentiero della costituzione.
Sono con noi il Sindaco di Monzuno (Andrea Marchi), il direttore del Parco della memoria di Monte Sole (Massimo Rossi), i promotori Pax Christi Italia (con i puntipace di Bologna, Reggio Emilia, Modena, quattro consiglieri nazionali, la Casa della Pace di Firenze e diversi aderenti) e il CAI Bologna.

E' proprio così: dopo oltre 60 anni non si è pensato di costruire un'autostrada, o una "TAV", (questi sono i luoghi della "Direttissima" e della prima autostrada italiana: l'A1) ma un sentiero.
Ci ricorda Sergio del CAI Bologna, che oggi più che mai abbiamo bisogno di rallentare, di fermarci, di camminare.

Paolo di Pax Christi Bologna ci introduce e ci spiega l'idea e la realizzazione del sentiero che prevede il posizionamento di tutti i 139 articoli scritti nel 1948.

Il Sindaco con la fascia tricolore conferma la solennità del momento e l'importanza di questo sentiero civico per il futuro della cittadinanza.

Camminando insieme abbiamo incominciato a tracciare il cammino.
Un cammino in salita, fra i cartelli dei diritti fondamentali, con tappe per proclamarli ed attualizzarli, riscoprendo le caratteristiche naturalistiche e la sanguinosa storia di Montesole.
Una salita che ci fa riflettere come anche i diritti fondamentali non siano conquistati una volta per tutte, ma vadano sempre difesi e se necessita, ribaditi e ritrovati.
Una salita che passa accanto alla tomba di Dossetti che oggi più che mai ci ripete le parole con le quali ha rotto il silenzio nel 1994: "..conservare una coscienza non solo lucida, ma vigile, capace di opporsi ad ogni inizio di sistema di male, finche ci sia tempo".
Ci raggiungono in località S. Martino il fondatore della scuola di pace di Monte Sole (Franco Lanzarini testimone con Francesco Pirini della strage di civili del 1944), da decenni impegnata nella riconciliazione tra i popoli, e l'assessore all'ambiente e sicurezza della provincia di Bologna (Emanuele Burgin) contento di poter essere con noi a condividere questa esperienza, che dà una luce diversa alla festa della repubblica dopo la parata militare di piazza Maggiore a Bologna.
Annarita (consigliera nazionale di Pax Christi) rende partecipi  tutti i presenti delle parole scritte da Pax Christi al presidente della repubblica, di preoccupazione per la democrazia nel nostro paese.
Insieme ascoltiamo il messaggio di Vasco Errani presidente della regione Emilia Romagna, gonfiamo i palloncini, e facciamo volare i nostri sogni e i progetti nel vento e nel blu che oggi si sono sentiti invitati speciali, dopo alcuni giorni di pioggia e di freddo.

Concludiamo "sporcandoci le mani" nei colori e siglando il "libro della costituzione" con le nostre impronte.
Ci accorgiamo ora di quanti bambini si sono aggregati alla nostra iniziativa e stanno siglando con le manine il nostro libro: un bel segno di speranza e di freschezza per la nostra costituzione!

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato camminando, volando e sporcandosi le mani insieme a noi.


(articolo tratto dalla mailing-list del punto pace Bologna di Pax Christi Italia del 06/06/2009)


Solo il sentiero della Costituzione garantisce la pace
Lettera di Pax Christi Italia al Presidente della Repubblica

Ill. mo Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano,

ci rivolgiamo a Lei con questa lettera aperta perché stiamo vivendo con inquietudine crescente le vicende politiche dell’ultimo periodo. Lo facciamo proprio il 2 giugno, festa della Repubblica, in occasione dell’inaugurazione del “Sentiero della Costituzione italiana” preparato da Pax Christi di Bologna e di Reggio Emilia nel Parco Storico di Monte Sole dove partirà la “Route della Costituzione” verso Barbiana il 27 luglio prossimo.

Il nostro è un movimento per la pace, nato nei campi di prigionia della seconda guerra mondiale, per scongiurare l’avvento di nuovi conflitti armati e provare a costruire un mondo più umano, nella convinzione che la promozione della pace sia l’essenza del lieto annuncio evangelico.
Le nostre radici sono lì, intrecciate con quelle stesse radici che hanno portato alla nascita della nostra Costituzione e della nostra Repubblica. Sarà forse per questo che i nostri pellegrinaggi, oltre che nei luoghi martoriati della terra e in quelli che ancora riecheggiano il messaggio di tanti testimoni di pace, in più di un’occasione hanno ascoltato anche le parole di Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

Una sorta di avvelenamento quotidiano

Abbiamo ascoltato, abbiamo meditato, abbiamo percorso strade di giustizia e di pace. Sappiamo guardare alla nostra Carta costituzionale e alle nostre Istituzioni, pagate col sangue, il coraggio e il dolore di un’intera generazione, con grande rispetto e profonda gratitudine. Il nostro impegno per la pace ci ha, però, fatto comprendere che la guerra, la corsa agli armamenti, la produzione e l’uso delle armi sono spesso accompagnati da violenze molto più sottili, meno decodificabili, che non distruggono immediatamente, ma che sono altrettanto devastanti della violenza aperta e diretta. A volte non servono i mitra e le bombe:basta dissacrare, sbeffeggiare, irridere, e farlo con continuità, aumentando ogni giorno la dose, come una sorta di avvelenamento.

La costante delegittimazione degli organi istituzionali promossa da loro alti rappresentanti, a partire dal Presidente del Consiglio che, purtroppo, si accompagna alle parole arroganti di numerosi, troppi, esponenti politici, da tempo ci preoccupa e ci vede impegnati come movimento nella promozione di una cultura fondata sul rispetto delle persone, in cui la critica, anche aspra e accesa, sia davvero legata alla passione per il bene comune e per la creazione di un tessuto sociale sempre più in grado di riconoscere e accogliere tutte le persone e le espressioni democratiche della società civile. Ben venga anche la satira, da sempre strumento di chi non ha potere, che nulla ha a che spartire con il disprezzo che molto spesso traspare nelle parole di chi invece il potere lo esercita spesso in modo prepotente.
La conclusione del processo Mills e l’impossibilità di procedere contro il Presidente del Consiglio per effetto del “lodo Alfano” hanno provocato un altro duro colpo all'art. 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) che costituisce uno dei punti di riferimento del nostro agire per la pace.

Il timore di una deriva autoritaria

La definizione del nostro Parlamento come “pletorico, inutile se non dannoso”, dopo che già si era ventilata l’idea che nel Parlamento dovessero votare solo i capi gruppo; l’immagine dell’Italia come un’azienda che per essere governata necessita solo di un consiglio d’amministrazione, con pieni poteri al Presidente del Consiglio, equiparabile ad un amministratore delegato; l’attacco alla Magistratura, ai presunti “grumi eversivi” annidati al suo interno; un’opera martellante di svuotamento dei diritti umani per i vecchi e nuovi cittadini italiani ci spingono a scrivere a Lei, massimo garante del nostro ordinamento, con cui desideriamo condividere la nostra preoccupazione e insieme chiederLe di attivare quanto è in suo potere per ridare autorevolezza e doveroso rispetto alle istituzioni, dissacrate troppe volte al limite del vilipendio.
Temiamo una deriva autoritaria e totalitaria secondo la logica del nemico che alimenta la paura, eccita gli animi al peggio, diffonde modelli di violenza, prepara le guerre. Da parte nostra, faremo il possibile per tessere reti di legalità, di giustizia e di democrazia sia in ambito internazionale che nelle nostre città, soprattutto nei luoghi della formazione, per edificare la civiltà del diritto.

Pax Christi Italia
2 Giugno 2009
Festa della Repubblica
 

(articolo tratto dalla mailing-list di Pax Christi Italia del 31/05/2009)                                                                                                           

 

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |