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APRILE 2001
APPELLO ALLA RAI
ABBIAMO ADERITO AL SEGUENTE APPELLO:
Al direttore del TG Rai 1 Albino Longhi
Al direttore del TG Rai 2 Clemente Mimun
Al direttore del TG Rai 3 Giuseppe Rizzo Nervo
Egregio Direttore non è più tollerabile
continuare a vedere ed ascoltare servizi sul conflitto israeliano-palestinese che
sistematicamente forniscono un'informazione distorta ed approssimativa sui fatti che
stanno realmente accadendo in Medio Oriente. E' sufficiente leggere le notizie
dell'Agenzia di stampa Reuters o gli articoli del quotidiano israeliano Haaretz per
rendersi conto che state realizzando la più completa e totale disinformazione. Gli
inviati a Gerusalemme hanno il dovere professionale ed etico di visitare i luoghi,
informarsi su ciò che realmente accade, documentare con immagini le attuali condizioni di
vita di 3 milioni di civili palestinesi.
Non interessa ai telespettatori sapere che le campagne di vaccinazione per le/i bambine/i
palestinesi sono completamente paralizzate perché i 90 blocchi realizzati dall'esercito
israeliano in Cisgiordania impediscono materialmente l'accesso ai servizi sanitari?
Che sono 65.000 le persone che attualmente non possono uscire da Ramallah e 160.000
che non possono rientrare.
Che il 70% della popolazione palestinese è impossibilitata a raggiungere gli ospedali.
Che oggi, a causa dell'occupazione militare israeliana, 1 milione di persone vive con meno
di 2 dollari al giorno.
Che sono state colpite dai razzi 773 case, di cui 180 completamente distrutte.
Che 11.000 chilometri quadrati di terreni sono stati disboscati e distrutti, 25.000 alberi
di olivo e di frutta sradicati.
Che il 7 Marzo in piena notte l'esercito israeliano ha distrutto una parte
dell'unica strada che collega l'Università di Birzeit con Ramallah, scavando trincee e
distruggendo l'unica strada di collegamento tra Ramallah, il villaggio di Birzeit e altri
33 villaggi.
Che in questi ultimi mesi 44 giornalisti sono stati colpiti da armi da fuoco.
Che 395 palestinesi sono morti - 14.000 feriti.
Che il 46 % dei morti non sono stati uccisi durante scontri e manifestazioni.
Tutto ciò avviene nel pieno disprezzo di tutte le regole di comportamento verso la
popolazione civile, in contravvenzione alle leggi internazionali e in particolare alla
IVª Convenzione di Ginevra.
Queste e mille altre notizie ce le ha fornite la Reuters e per i vostri inviati dovrebbe
essere altrettanto facile venirne a conoscenza.
Le immagini di repertorio ed i servizi quotidianamente realizzati senza spostarsi di un
centimetro da Gerusalemme non sono più tollerabili. Contribuiscono fortemente a che nulla
venga messo in atto perché i più elementari diritti umani del Popolo Palestinese vengano
rispettati, non aiutano a capire quali le condizioni indispensabili per la realizzazione
di una pace giusta tra Palestinesi ed Israeliani.
In attesa di una sua risposta e di un suo immediato intervento per ristabilire il diritto
all'informazione, distinti saluti.
Se si vuol aderire al presente appello contattare Pino ( 051/ 533704)
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