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APRILE 2001

 

Potremo ancora mangiare del cioccolato equo e solidale? Lasciamo a voi un commento su una vicenda che pare incredibile……..

-ADISTA. Sembra ancora molto lontano il vertice del G8 del prossimo luglio a Genova, ma le proteste - in corso di preparazione - del popolo di Seattle hanno già iniziato a impensierire le istituzioni. Si è distinto in maniera del tutto particolare Franco Frattini di Forza Italia, presidente del Comitato di controllo sui servizi segreti, prima sostenendo l'esistenza di "una regia di attacco coordinato" contro il vertice e chiedendo l'apertura di un'indagine sulla Rete contro il G8 (nata a Genova in preparazione del controvertice) poi, in un'intervista apparsa il primo marzo su "Panorama", definendo come potenzialmente eversiva addirittura la Rete di Lilliput (che riunisce oltre 500 fra associazioni ambientaliste, del commercio equo e per la cooperazione allo sviluppo). A sostegno della sua tesi, il parlamentare di Forza Italia ha anche ricordato la perquisizione della Digos, avvenuta appena qualche giorno prima, alla sede di una delle organizzazioni aderenti alla Rete di Lilliput, la Ctm Altromercato (la più grande centrale di importazione del commercio equo e solidale), "dove la polizia - hanno commentato rappresentanti della Rete - avrà probabilmente rintracciato prove scottanti come cioccolato e miele prodotti dalle cooperative del Sud del mondo". Motivo della visita, secondo quanto è emerso, la petizione sulla libertà di espressione e di manifestazione "Genova città aperta", firmata dalla Ctm insieme a molte altre organizzazioni nazionali, per chiedere all'amministrazione genovese e alle istituzioni italiane di garantire, in occasione del vertice del G8, "spazi e strutture adeguate alle campagne, reti e ong che rappresentano gli interessi collettivi della cittadinanza", nonché di avviare "un tavolo di trattativa con il governo sui temi salienti compresi nell'agenda del vertice" (il testo dell'appello, che può essere firmato
anche via e-mail, si trova sul sito della Rete di Lilliput:
www.retelilliput.org). Stupefatte le reazioni degli interessati alle dichiarazioni del parlamentare di Forza Italia. "Per informazione del signor Frattini", ha risposto il coordinatore nazionale del S.in.Cobas Gigi Malabarba, "la Rete delle marce europee ha collegamenti internazionali ben dichiarati, è riconosciuta dalla Commissione europea che ha finanziato alcuni dei suoi progetti e intrattiene regolarmente rapporti con i presidenti di turno della Ue, ai quali ha sottoposto le rivendicazioni dei precari e dei disoccupati del continente". Le dichiarazioni di Frattini - afferma Malabarba "stanno ad indicare lo scenario che si prospetta nei prossimi mesi, con il possibile cambiamento di quadro politico, per tutto il movimento che si batte contro la globalizzazione capitalistica". Di un "chiaro segnale di nervosismo da parte dello schieramento politico che si sente già investito "in pectore" del futuro governo italiano", ha parlato anche la Rete di Lilliput, che a Frattini ha inviato una lettera aperta in cui chiede un incontro pubblico con i membri del Comitato di controllo sui servizi segreti. "Che una rete di associazioni non governative - si legge nella lettera - che ha tra i suoi promotori nazionali il Wwf e Pax Christi, una grande organizzazione del commercio equo e solidale e i missionari comboniani, Mani Tese, padre Zanotelli e Francuccio Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, possa esse- re la sede di una qualche strategia eversiva in questo Paese già pieno di misteri potrei- be passare per una delle battute migliori di questo fine car-nevale, se non fosse che Ella non parla a titolo personale ma in quanto presidente della Commissione di controllo dei servizi segreti del Parlamento italiano" e che "queste dichiarazioni si inseriscono in una deprecabile attitudine dei mass media a creare un clima di insicurezza su questo genere di realtà del mondo non governativo". A Genova - conclude la lettera - porteremo un dissenso fermo sui contenuti e che si svolgerà alla piena luce del sole, come peraltro avviene già ora in tutte le iniziative preparatorie, come alle luce del sole e in piena trasparenza e visibilità si svolge ogni iniziativa della nostra Rete. Per sapere cosa facciamo non è necessario inviare poliziotti, ma basta andare sul nostro sito internet" oppure "partecipare alle nostre riunioni, ove sarà nostro piacere ospitarla per raccontarle che genere di lavoro facciamo nel totale vuoto della politica istituzionale sui temi di un'economia di giustizia, di solidarietà e di sostenibilità ambientale".

 

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