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IN QUESTO NUMERO

Caro Francesco

Ci vuole un supplemento di profezia nella Chiesa e nella politica

Congresso di Pax Christi: intervento di Piovanelli

Pax Christi: il mandorlo fiorito speranza di riconciliazione

Saluto finale di Mons. Diego Bona

Giuseppe Lazzati: «Un cristiano nella città dell'uomo»

A voi lettori...

I prossimi appuntamenti e altro...

 

DICEMBRE 2001

MA COSA ABBIAMO FATTO?

È proprio difficile iniziare una nuova lettera, soprattutto quando come questa volta vogliamo un po’ raccontarvi di come sono andate le cose dall’ultima volta che ci avete letto, fino ad oggi. Dicevo che è difficile non perché non sappia cosa abbiamo fatto finora, ma perché le nostre iniziative sono così piccole e a volte banali che paragonate a quello che sta succedendo nel mondo sono proprio insignificanti; eppure questo è l’unico mezzo a nostra disposizione per farvi conoscere quello che bolle in pentola nella realtà che ci circonda; quindi bando alle ciance e andiamo a incominciare.
Bene! La prima cosa è che dopo una sostanziosa pausa estiva sono ripresi gli incontri del giovedì, gli incontri si svolgono sempre il 1° e il 3° giovedì del mese allo Studentato delle Missioni, via Sante Vincenzi 45, la metodologia è sempre quella dell’anno scorso: inizio tassativo alle 21,00 con la preghiera, dopo di che per un’oretta circa Padre Gianluca e due volontari a turno illustrano, sviscerano e spiegano un brano biblico, abbiamo deciso di continuare la lettura partendo dal capito successivo delle Beatitudini, proprio per dare continuità alla cosa. La seconda parte dell’incontro è dedicata all’organizzazione pratica e spicciola della vita del gruppo, dagli incontri a cui di tanto in tanto siamo chiamati, alle veglie ai week-end di studio e perché no anche alle feste; ma andiamo con ordine.

Ø Proprio gli attacchi del 11 settembre alle Torri Gemelle e la successiva guerra che ne è scaturita, ha fatto sì ahimè che in questo periodo siamo stati chiamati spesso e volentieri a degli incontri: la prima uscita l’abbiamo fatta il giorno 13 settembre, quando insieme ad altre associazioni abbiamo preso parte con Paolo ad una tavola rotonda che si è tenuta alle Festa de l’Unità provinciale di Bologna dal titolo “Genova per noi: testimonianze e riflessioni dopo il G8”. Il pubblico era molto numeroso e lo spazio forse un po’ troppo piccolo, comunque è stato importante testimoniare che non tutto è andato come hanno riportato i mass-media; e riflettere perché quello che in effetti è successo sia di stimolo per nuovi percorsi.

Un’altra iniziativa a cui siamo stati chiamati si è svolta nel week-end del 22/23 settembre, quando Paolo e Pino sono andati a fare un training su “Conflitto Interpersonale” alla Rete Lilliput di Viareggio.

Il 28 settembre abbiamo voluto ricordare i morti della cosiddetta strage di Marzabotto (la strage in effetti avvenne a Monte Sole il 29 settembre 1944); l’abbiamo fatto, organizzando una veglia di preghiera che si è tenuta nella chiesa parrocchiale di S. Caterina del Pilastro, la parrocchia insieme ad altre parrocchie della periferia bolognese è stata costruita con i soldi destinati alla ricostruzione di Monte Sole, ricostruzione che per vari motivi socio-politici-ambientali non è mai più avvenuta.
Forse qualcuno se ne sarà già accorto, ma come gruppo noi siamo molto legati affettivamente a Monte Sole, di conseguenza questa è una veglia che faremo in modo che entri nella nostra tradizione.

Continuando non dimenticando due momenti di incontro cosiddetti pubblici in cui siamo stati presenti: il primo momento che si è svolto il 26 ottobre alla Festa di Liberazione di Modena,
ci ha visto partecipare con Adriano; al secondo che si è tenuto a Bazzano il 14 novembre ha partecipato Maurizio, entrambi gli incontri erano organizzati a mò di tavola rotonda e ad entrambi erano presenti vari esponenti delle realtà locali, tra cui anche alcuni rappresentanti dell’Islam.

Ø Ma il vero piatto forte anche quest’anno è stata la veglia del 28 ottobre, per ricordare il 15° anniversario dell’incontro interreligioso di Assisi, il tutto è stato organizzato in collaborazione con il SAE, con la consueta ospitalità dei francescani della Basilica di S. Francesco, con le meditazioni del pastore metodista, del prete della chiesa ortodossa-rumena e di fr. John della comunità di Taizè. La Basilica era veramente stipata, e molti hanno trovato posto a sedere soltanto per terra.

Termino brevemente con le ultime tre fatiche: la prima si è svolta il 18 novembre nella parrocchia dei SS. Angeli Custodi dove Annarita, Maurizio e Paolo hanno tenuto un incontro
sull’effettiva possibilità di affidarsi alla nonviolenza al gruppo dei giovani; la seconda si è tenuta a Lucca il 24/25 novembre dove Paolo e Pino hanno tenuto un training su “Vangelo e Nonviolenza” al locale Centro Diocesano Missionario; ed infine per riposarci un po’ ci siamo fatti un week-end di studio dal 30 novembre al 2 dicembre, dove abbiamo letto il libro “Attivi per la pace” di Lennart Parknäs, in questo libro l’autore spiega come organizzare i gruppi.

Dunque tutta questa manfrina a cui vi ho sottoposto, non è perché chi legge queste pagine dica: “ma come sono bravi, ma come sono in gamba”, no niente di tutto questo!!! Ma bensì il mio obbiettivo è un altro: chi legge dovrebbe rendersi conto che le cose da fare sono tante e le persone sempre troppo poche, e tutti sono in grado di fare queste cose basta volerlo, soprattutto bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, quindi termino con una frase di don Tonino Bello tratta dal suo scritto “Costruire la pace vuoi dire amare senza aspettarsi nessun contraccambio”

“IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE. SARETE CHIAMATI FIGLI DI DIO”  

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