IN QUESTO NUMERO
Ma cosa abbiamo fatto?
Caro Francesco
Ci vuole un supplemento di profezia, nella Chiesa e nella politica
Pax Christi: il mandorlo fiorito speranza di riconciliazione
Saluto finale di Mons. Diego Bona
Giuseppe Lazzati: «Un cristiano nella città dell'uomo»
A voi lettori...
I prossimi appuntamenti e altro...
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DICEMBRE 2001
CONGRESSO DI PAX CHRISTI:
INTERVENTO DI PIOVANELLI
Un pressante appello per la pace e la nonviolenza. Questo è
il senso dell'intervento odierno del card. Silvano Piovanelli, arcivescovo
emerito di Firenze, al Congresso nazionale di Pax Christi, in corso a
Marina di Massa. Secondo il cardinale, il messaggio cristiano è quello
che può aiutare l'umanità inquieta a raggiungere la pace. Per Piovanelli
“la sconfitta della violenza non passa attraverso la violenza. La
nonviolenza opera un cambiamento più profondo che non la distruzione
operata dalle armi. Bisogna dunque lasciar cadere le armi dalle nostre
mani. Non si può amare con le armi offensive in pugno.”
E mentre ha auspicato la creazione di un corpo di Polizia a livello
europeo e internazionale, il prelato fiorentino ha proposto una sorta di
decalogo per la vita d'ogni giorno: “compra le cose necessarie, non
cedere alle offerte e alle pubblicità; usa il televisore come il ferro da
stiro e la lavatrice; muoviti il più possibile a piedi, in bicicletta e
con i mezzi pubblici; fai la raccolta differenziata dei rifiuti o
impegnati perché venga realizata; prova a tenere il tuo bilancio e metti
sempre in bilancio la parte dei poveri.” Insomma, la nonviolenza passa
attraverso scelte di vita quotidiana, alla portata di tutti. Infine, a proposito del
prossimo summit del G8 a Genova e della mobilitazione popolare in atto, il
card. Piovanelli ha ammonito i pacifisti: “Si trovi un modo diverso da
quello dei barricaderi di professione per opporsi a quel pensiero unico
iper-liberista e illiberale che troppo spesso nasconde dietro l'etichetta
?globale? Interessi assai particolari, affinché la violenza che devasta
le vie cittadine, incendia macchine, sfonda vetrine, non diventi
l'occasione ghiotta, specie in mondovisione, per criminalizzare ogni
posizione contraria all'idea di un mondo trasformato
in
un enorme supermercato, dove
ogni cosa si può comprare e vendere, perché tutto ha un prezzo (compresi
gli esseri umani).”
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