IN QUESTO NUMERO
Ma cosa abbiamo fatto?
Caro Francesco
Ci vuole un supplemento di profezia, nella Chiesa e nella politica
Congresso di Pax Christi: intervento di Piovanelli
Saluto finale di Mons. Diego Bona
Giuseppe Lazzati: «Un cristiano nella città dell'uomo»
A voi lettori...
I prossimi appuntamenti e altro...

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DICEMBRE 2001
PAX CHRISTI: IL MANDORLO FIORITO
SPERANZA DI RICONCILIAZIONE
<Dobbiamo
continuare ad andare controcorrente perché è solo risalendo la corrente
che si giunge alla sorgente». Con questo invito a proseguire sulla strada
della scomoda radicalità evangelica, Tonio Dell'Olio, segretario
nazionale di Pax Christi, ha aperto i lavori del Congresso quadriennale
del movimento pacifista cattolico. Per il suo appuntamento nazionale, che
si è svolto a Marina di Massa dal 28 aprile al primo maggio, Pax Christi
Italia ha scelto di confrontarsi sul tema "Cosa vedi Geremia? Vedo un
ramo di mandorlo". «La speranza, la promessa che non tradisce, la
resurrezione annunciata dal fiorire del mandorlo scandiscono il nostro
cammino», ha sottolineato monsignor Diego Bona, vescovo di
Saluzzo e presidente di Pax Christi. «Attraversiamo un momento difficile,
come tutto il pacifismo italiano, ma non
andiamo avanti con coraggio, fedeli alla nostra vocazione. Una
vocazione che si svolge su due fronti: all'interno della comunità cristiana dobbiamo tenere viva l'attenzione
ai temi della pace, alla cultura della non violenza, dobbiamo spingere
sempre di più all'adesione al Vangelo, che significa anche proscrizione
della guerra. Nell'ambito più vasto dell'opinione pubblica, sull'altro
fronte, dobbiamo far conoscere questo straordinario magistero che ci hanno
dato gli ultimi Pontefici sul tema della pace. Anche se i tempi sembrano
difficili e inducono a stanchezza, a
pessimismo, a ripiegamento su sé stessi, sappiamo che il mandorlo è
fiorito e dunque siamo pronti a essere stimolo, pungolo, laboratorio di
ricerca all'interno della comunità cristiana e della società».
Nel corso dell'incontro il cardinale Silvano Piovanelli ha dato
ai partecipanti le coordinate per perdere l'orientamento durante il
cammino: «Occorre innanzitutto il confronto con la purezza del Vangelo»,
ha spiegato nel suo intervento. «Non il Vangelo adoperato per
sostenere le nostre idee o per accusare i nostri avversari, ma il Vangelo
scelto come carta di vita dove ricercare la regola della propria
esistenza. Un secondo orientamento viene dalla verifica della comunità.
Lo so bene», ha sottolineato Piovanelli, «che è più facile camminare
da soli che trascinare il gruppo, ma nella Chiesa non vanno bene le fughe
solitarie. Infine occorre la ricerca ostinata del perdono e l'attenzione
vera al povero, a qualunque povero».
Con questa bussola Pax Christi continuerà il suo impegno, battendosi per
la pacificazione nel Sudan, per l'eliminazione delle mine antipersona e
delle armi leggere, per diffondere l'obiezione alle
spese militari. In particolare il movimento si opporrà alla
costruzione di una nuova base navale Nato a Taranto e di una nuova
portaerei, contrasterà il ventilato ulteriore aumento delle spese
militari e la professionalizzazione delle Forze armate.
Un no secco è arrivato dal Congresso anche per la costituzione di un
esercito europeo, al quale l'Italia dovrebbe dare un contributo
determinante. Pax Christi chiede invece che sia istituito un corpo civile
di pace, secondo quanto già deciso dal Parlamento europeo, fedele al
motto "Non si può amare con le armi offensive in pugno". Infine
i congressisti, si sono impegnati a controllare l'operato del prossimo
Parlamento per stimolare la crescita di spazi e prassi di partecipazione
popolare e democratica.
Da
Jesus giugno 2001
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