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IN QUESTO NUMERO

Farsi eco della profezia della nonviolenza

«Pace subito»

Nuovo tema per la giornata mondiale della Pace!

«Angosciato dal risorgere del patriottismo»

«Frasi coraggiose»

«Bastava ascoltare il Papa»

I prossimi appuntamenti e altro...

 

DICEMBRE 2003

PARABOLE

di  ADRIANA ZARRI
……….
Il mondo delle associazioni cattoliche è oltremodo variegato. Si va da organismi di cieca (per fin bieca) conservazione: Opus Dei, Cielle, Neocatecumenali. Purtroppo sono quelli più amati da papa Wojtyla. E se ne danno altri, di grande spessore ed apertura, come la Caritas e Pax Christi, amati più tiepidamente dal Vaticano e fermamente odiati dal governo. Mai sentito la Lega aggredire l'Opus Dei (e ce ne sarebbe anche motivo) come ha fatto invece con la Caritas, dove motivo non c'era.
 Sul numero di luglio-agosto di Mosaico di pace (il mensile di Pax Christi) il consigliere nazionale dell'associazione Sergio Paronetto, firma un editoriale di grande e lucida durezza nei confronti del governo, a partire dalla recente legge «che blocca i processi di Berlusconi» e che di fatto «garantisce al capo del governo l'impunità, distrugge il valore dell'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, viola il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale» e via dicendo, tanto da giungere a una forma di plutocrazia dove la sola etica è «piegare la politica al proprio interesse e fare dei propri interessi una politica». Insomma si è instaurato in Italia «un sistema di valori fondato sull'esibizione, sull'autocelebrazione, sull'arroganza, sull'intimidazione verso chi compie il proprio dovere o dissente».
Denunciar tutto questo è un dovere umano e cristiano. Ciò nonostante Pax Christi (che è un'associazione religiosa) verrà certo accusata di fare indebitamente azione politica. Solo se avesse sostenuto il governo sarebbe stata sul proprio seminato e fatto azione religiosa. Qualcuno ha detto (se non erro proprio il presidente di Pax Christi) che basta mettersi evangelicamente dalla parte dei poveri per venir accusati di comunismo. Non so se oggi l'appartenenza al comunismo sia un'accusa infamante ma tale è certo ritenuta dal nostro presidente del consiglio che è uno dei pochi a credere i comunisti pericolosi (magari ce ne fossero un po' di più, di quelli veri!) Cristo ha detto «beati i poveri». Se avesse detto «beati i ricchi» avrebbe avuto più seguaci.

da "il Manifesto"   del 28/10/2003

 

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