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IN QUESTO NUMERO Chiesa - Esercito - Missione
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GENNAIO 2005 PONTI E NON MURI "Sia
gli israeliani che i palestinesi hanno uguali diritti. Ma non si possono
mettere sullo stesso piano come se fossero entrambi aggressori e avessero le
stesse responsabilità. Uno solo è l'aggressore; uno lo Stato che occupa,
l'altro quello che l'occupazione la subisce". Le parole di mons. Sabbah,
patriarca latino di Gerusalemme e presidente di Pax Christi internazionale,
contenute all'interno di una video intervista, hanno introdotto, la
presentazione della nuova Campagna lanciata dalla sezione italiana di Pax
Christi, intitolata "Ponti e non muri" . A Sharon viene chiesto, in ottemperanza alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del luglio scorso, di interrompere i lavori di costruzione del muro di separazione tra Israele e Palestina; al presidente del Consiglio italiano di spendersi nelle sedi internazionali affinché si trovi una soluzione giusta e il più possibile rapida al conflitto israelo-palestinese. I muri dividono i popoli invece di unirli, contribuiscono a fomen-tare l'odio piuttosto che spargere semi di dialogo (significativamente, la presentazione dell'iniziativa di Pax Christi coincideva con il 15.mo anniversario della caduta di un altro muro, quello di Berlino), ma, soprattutto, perché la costruzione israeliana è illegale e lede i diritti umani dei palestinesi. La barriera israeliana segua solo per poco più del 10% del suo tracciato la linea verde (il confine tra Israele e Palestina tracciato dall'Onu), e si insinua invece dentro il territorio dove vivono i palestinesi, requisendo altra terra e risorse naturali alla popolazione araba. Sotto la scusa della difesa dal terrorismo palestinese, gli israeliani stanno attuando una nuova strategia di occupazione. In più, il muro separa tra loro i villaggi palestinesi, taglia in modo spesso totale le vie di comunicazione, impedendo così ai palestinesi di raggiungere le loro scuole, i luoghi di lavoro, addirittura di coltivare i campi di loro proprietà. Attraverso il controllo dei varchi, l'esercito israeliano ha inoltre di fatto trasformato gli insediamenti palestinesi in ghetti da cui si può entrare ed uscire (molti lo fanno per andare a lavorare, o portare i figli a scuola…) ad esclusivo arbitrio dell'esercito, che presidia ogni accesso al muro. Senza contare i danni all'ambiente ed all'economia, già poverissima, dei palestinesi: per costruire il Muro (fatto in alcuni tratti da blocchi di cemento alti 8 metri, in altri da filo spinato e/o recinzioni elettriche), mercati, villaggi, negozi, coltivazioni sono stati interamente rasi al suolo. La barriera inoltre (lunga circa 650 km), necessita, per tutta la sua lunghezza, di una "zona di sicurezza" di circa 70 metri, dove sono stati collocati fossati, strade per il passaggio di mezzi militari, telecamere, sabbia per rilevare eventuali impronte, ecc. Per sostenere la fragile economia palestinese (il tasso di disoccupazione tra i palestinesi è salito dal 18% del 2000 al 78% nella primavera del 2003), all'iniziativa delle cartoline (cui ha già aderito la Rete Radié Resh ), Pax Christi ha deciso di accompagnare anche la vendita, al costo di 50 euro cadauna, di una lampada a forma di colomba, in ceramica, realizzata in Palestina e alimentata con olio prodotto nel villaggio palestinese.di Tayeb. Scopo della “Lampada della pace” è quello di lanciare un messag-gio ai cristiani di tutto il mondo per sollecitare la loro attenzione e le loro invocazioni al Signore per la giustizia e la pace in Terra Santa. L'accensione e la presenza della lampada in ogni chiesa, oltre a far affluire risorse economiche verso la comunità cristiana, rappre-senterà un segno di attenzione e di meditazione sulle condizioni della Terra Santa e sulla necessità di porre fine a un lungo quanto inutile conflitto, attraverso una soluzione equa, giusta e negoziata.
Kit di
schede informative per la ricerca e l'azione Quindi per partecipare alla campagna “ Ponti non muri” potete chiedere:
*
Le cartoline
da spedire * Le lampade della Pace bottiglia di olio con il contributo di € 25 (Per
maggiori informazioni, per sostenere la campagna, per richiedere i
materiali, è possibile contattare la Segreteria Nazionale Pax Christi, tel.
055/2020375; fax: 055/2020608;
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