Logo Pax Christi ItaliaLogo Pax Christi punto pace Bologna
Pax Christi - Punto Pace Bologna

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |

 

IN QUESTO NUMERO

Ponti e non Muri

Chiesa - Esercito - Missione

A te...che ti sforzi di dirigere i tuoi passi sulle strade difficili della pace...

Il grande abbraccio di Allah

Ritornino i bisognosi

La dittatura è alle porte. Fermiamola!!!

I prossimi appuntamenti e altro...

 

GENNAIO 2005

PARLANO DI PACE CON I SOLDI DEI «MERCANTI DI MORTE»

CAGLIARI: IL CARDINAL POMPEDDA ED ESPONENTI DI FORZA ITALIA PARLANO DI PACE CON I SOLDI DEI "MERCANTI DI MORTE"

ADISTA. Un convegno sulla pace finanziato con i soldi delle industrie che fabbricano armi, con la partecipazione, tra i relatori, di un cardinale di Santa Romana Chiesa. E fuori, a protestare, un gruppo di pacifisti tra cui alcuni militanti di Pax Christi. È successo a Cagliari il 12 e 13 novembre scorso al convegno "Stati Uniti del Mediterraneo nella Nuova Europa. La centralità della Sardegna nei rapporti con i Paesi Terzi del Mediterraneo", organizzato dal centro studi Ceteris (una creatura del parlamentare di Forza Italia e sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu, che ne è anche il presidente), con la sponsorizzazione, tra gli altri, di una società italiana produttrice di armi: la Oto Melara, società del gruppo Fimec-canica con fabbriche a Brescia e La Spezia, che produce, tra l'altro, il blindato Centauro (assieme alla Iveco Fiat), il veicolo corazzato Dardo, il carroarmato Ariete, l'obice semovente PzH 2000, il siluro Waa Mv 90 e il missile Meteori, il missile antinave "Marte" Mk.2A..
Al tavolo dei relatori, coordinati da Cicu, esponenti "forzisti" di peso come Scajola, Tajani e Viceconte (che è sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti), insieme al card. Mario Francesco Pompedda, già prefetto della Signatura Apostolica e unico rappresentante sardo nel collegio cardinalizio. Fuori dalla sede del convegno, rappresentanti di Pax Christi, del Comitato "Fermiamo la guerra" e della Carovana sarda, circondati da un nutrito cordone di Forze dell'ordine, contestavano la sponsorizzazione dalla Oto Melara all'evento (peraltro patrocinato dal comune di Cagliari, senza contare la richiesta, fatta dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale a tutte le scuole superiori sarde, di far partecipare ai avori delegazioni di professori e studenti).

Polemiche inutili per gli organizzatori: "Oto Melara - ha fatto sapere lo staff di Cicu - certo non produce palloncini, però è un'azienda italiana, che fornisce proiettili anche a polizia e carabinieri che tutto fanno fuorché la guerra. E poi c'è anche da ricostituire la polizia irachena". Deve averla pensata così anche il card. Pompedda (che ha tenuto una relazione sulle radici culturali degli antichi popoli del Mediterraneo, sostenendo che la pace si può ottenere solo nella reciproca conoscenza). Interrogato infatti dall'"Unione sarda" (13/11) sulle critiche di Pax Christi alla sua partecipazione, Pompedda ha dichiarato di ritenerle "di nessun rilievo, anche perché mosse da un'associazione cattolica non ufficiale: Pax Christi non è né l'Azione Cattolica, né le Acli". Eppure Pax Christi, fondata nel 1945 e diffusa in più di 50 Paesi, è presieduta a livello internazionale dal patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, mentre la sezione italiana è stata guidata da autorevoli vescovi come don Tonino Bello, mons. Luigi Bettazzi, mons. Diego Bona. Attualmente il presidente di Pax Christi Italia è mons. Tommaso Valentinetti, vescovo della diocesi di Termoli-Larino.”

Siccome il Cardinale non può essere così disinformato,probabilmente rifletteva una suo auspicio e quella di qualche altro presule altolocato.
E’ una chiara dimostrazione di come sia necessaria una presenza forte, autorevole e anche quantitativamente rilevante di cristiani impegnati per la pace e la nonviolenza.

 

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |