IN QUESTO NUMERO
Pace o videogames
I campioni del rosario si affidano a Maria
Ai responsabili dell'Associazione Pax Christi di Bologna
La guerra delle oligarchie
Comunicato conclusivo dell'assemblea annuale di Pax Christi Italia
Uomo della sua Chiesa, finalmente. I vescovi si accorgono di don Tonino
Crisi nel golfo o nel cuore?
Mons. Nogaro ricorda...
I prossimi appuntamenti e altro...
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MAGGIO 2003
UN PREMIER I SUOI FANTASMI
Dal Corriere
della Sera del 15 maggio 2003 -
di
GIOVANNI SARTORI
La persecuzione giudiziaria
è una invenzione che gli fa comodo.
Comunque sia, negli ultimi due anni il Cavaliere si è ulteriormente
protetto con una serie di leggine che esibiscono tutte quante o la
fotografia sua o quella di Previti. Dal processo nel quale Previti è stato
condannato (in primo grado, con altri due gradi di salvaguardia) Berlusconi
si è già salvato con la prescrizione. Ed ha già trovato il modo di
rinviare sine die , o fino a un’altra prescrizione, il processo nel
quale è ancora coinvolto, il processo Sme. Presentandosi spontaneamente
da
Famiglia Cristiana
A Milano il Cavaliere ha innescato il meccanismo dei legittimi
impedimenti a catena.
Così salteranno udienze su udienze fino all’inizio del 2004,
quando dovrà essere formato un nuovo collegio giudicante e tutto il
processo dovrà ricominciare da zero. Il verdetto definitivo del processo
Sme non ci sarà mai. Dunque niente paura, Cavaliere. La magistratura non ha
modo di «golpizzarla».
Però se Berlusconi può dormire placidamente tra quattro guanciali, chi non
riesce più a dormire tranquillo sono io. Di notte oramai giro armato
temendo di imbattermi in qualche comunista che mi mangia scambiandomi per un
bambino.
E poi Lei ha dichiarato, signor Presidente del Consiglio, che «non sarà
consentito a chi è stato comunista di andare al potere». Queste cose le
diceva Mussolini. Lei non ha nessun motivo di
aver paura. Io sì.
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