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IN QUESTO NUMERO G come Guerre
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MAGGIO 2004 PASSI INDIETRO SULLA PELLE DEI POVERI Nel 2000 il parlamento italiano, all’unanimità, ha approvato la legge 209 per la cancellazione della totalità del debito estero dei Paesi più impoveriti. L’approvazione fu ottenuta con tale consenso grazie alla spinta di un grande movimento della società civile italiana, nella quale la Campagna Sdebitarsi ha giocato un ruolo rilevante. Si era nel contesto del Giubileo, con tutto quello che ciò ha comportato in termini di comunicazione e mobilitazione. La legge 209 è importante perché va nella giusta direzione:
riportare la priorità sulla persona umana e sui suoi bisogni-diritti
fondamentali piuttosto che sul profitto, come invece richiederebbe il
sistema neoliberista che comanda questa globalizzazione. In questo senso non
chiede solo la cancellazione di debiti che non possono essere ripagati -
se
non a scapito - della vita dei più deboli o in pratica già ripagati se non
addirittura ingiustamente pretesi. Chiede soprattutto rapporti nuovi di
trasparenza e cooperazione con governi e società civile, perché
eventuali fondi liberati o messi a disposizione possano essere davvero
impiegati in progetti di lotta alla povertà e sviluppo per superare il
rischio di una nuova spirale debitoria. La 209 è quindi un granello che disturba l’ingranaggio: non piace né a questo governo né agli altri Paesi ricchi e industrializzati, il “club” dei creditori (dal G8 ai Club di Parigi e Londra, assieme all’FMI alla BM). Per questo, nel contesto della legge finanziaria per il 2003, il governo Berlusconi ha tentato di vanificarla riportandola nell’ alveo delle “esigenze della finanza pubblica italiana”……….. Da “MOSAICO di PACE”
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