P. A/ex Zanotelli Ci racconta la lotta e la vittoria sulla
multinazionale Del Monte in Kenia
Carissimi, Jambo!
Sento l'urgenza di parteciparvi, se pur brevemente, l'entusiasmo e la fatica che tutti noi
abbiamo vissuto per ottenere una importante vittoria contro la Del Monte, a favore dei
lavoratori. e' un bisogno che tutti sentiamo, perché' nella lotta contro il sistema e'
facile scivolare nello scoraggiamento, per questo è necessario condividere le piccole e
grandi vittorie raggiunte. Solo questo può rafforzare la speranza che tutti noi,
insieme, ce la possiamo fare! Il 23 ottobre, a Nairobi, si e' svolto un incontro che,
personalmente, ritengo sia stato molto importante e significativo. L 'incontro era stato
convocato presso il Ministero del lavoro (a me sembrava quasi impossibile, tanto era
strano!), quindi sotto I'egida del governo, ed era presieduto dal PS Permanent Secretary,
secondo per potere, soltanto al Ministro del lavoro, il signor Gitu. Sotto la presidenza
del signor Gitu, che ho scoperto uomo molto bravo tra l'altro, e per sua convocazione si
e' radunato il direttivo della multinazionale Del Monte-Kenya. Si trattava di una
delegazione ad altissimo livello, chiamata e invitata a confrontarsi con il Comitato per
la solidarieta', presieduto da Willi Motunga, insieme con tutti i rappresentanti delle 9
Ong. impegnate nella lotta a favore dei lavoratori della Del Monte. Lo stesso
Sottosegretario aveva invitato altre personalità di altissimo livello, sia del mondo
politico, del Ministero del lavoro, sia del mondo industriale, tra cui il presidente degli
industriali del Kenya. Quando siamo arrivati abbiamo subito pregustato la gioia di una
vittoria, raggiunta dopo appena un anno di lotta; mi sembrava quasi impossibile!
L 'incontro e' stato molto pesante ed impegnativo, ha avuto inizio alle 9 del mattino e si
e' protratto fino alle 14,00.
Non voglio addentrarmi nell'esposizione delle ragioni che avevano indotto le due parti al
confronto, non mi sembra questo il contesto giusto, anche perché le ragioni della
multinazionale Del Monte sono, ormai, oggetto della nostra conoscenza. La compagnia ha
insistito molto sul fatto che quanto era in loro potere era stato già compiuto,
sottolineava che il lavoro non tira molto, che i prezzi stanno crollando e ventilava il
pericolo che la compagnia si impasticci economicamente facendo saltare i 6000 posti di
lavoro. E' un po' lo stile di difesa comunemente adottato dalle multinazionali! Dall'altra
parte, l'attacco sferrato e' stato molto duro e pesante. Il Comitato per la solidarieta'
aveva attaccato soprattutto alcune figure responsabili della Del Monte, il direttore
generale Twait e il direttore del personale Mantu; addirittura e' stata chiesta la testa
di ambedue! E' stato chiesto alla compagnia che vengano silurati affinché si possa
garantire un clima consono alla contrattazione degli argomenti.
Il Comitato per la solidarietà ha riconosciuto i passi compiuti dalla Del Monte, ma
quello che rimane da fare e' molto di più! Rimane aperto il problema dei
"seasonals", dei lavoratori occasionali o stagionali che non hanno contratto e
sono pagati molto poco. Cosi' anche il problema della sicurezza dei lavoratori e delle
loro condizioni di vita, l'utilizzo dei pesticidi, l'inquinamento etc. Un incontro questo
che e' stato colto come illegale. Infatti il presidente degli industriali, rivolgendosi
minaccioso al sottosegretario, ha dichiarato: "E' la prima volta nella mia vita che
assisto ad un incontro di questo genere. Mai prima d'ora si e' verificato un tale evento.
Giuridicamente , secondo la legge del Kenya, le parti che possono incontrarsi sotto
I'egida del governo, sono soltanto le parti interessate: la compagnia multinazionale e il
sindacato dei lavoratori. Questo dimostra liIlegittimità della presenza dei
rappresentanti delle Ong e del Comitato per la solidarietà ai lavoratori. Ha sostenuto,
altresì, con toni chiari e perentori: "Un incontro di questo genere e'
inaccettabile, inconcepibile, perciò illegale! "
Cosi' si e' rivolto al sottosegretario dicendo: "Mi meraviglio che tu abbia convocato
un incontro del genere, e' il primo nella storia del Kenya! " Ed aveva ragione! Era
effettivamente il primo ed era stato una grossa novità ! Il sottosegretario, dal canto
suo, ha motivato la sua scelta con uno stile che personalmente ritengo molto bello:
"E' vero, e' una cosa nuova; pero' tutti stiamo cambiando, il Kenya sta cambiando. So
di essere criticato anche all'interno di questo ministero, ma ritengo che i diritti umani
siano anche i diritti dei lavoratori, perciò e' giusto che le associazioni che li
promuovono siano rappresentate in questo consesso. E' stato un momento di forte tensione;
ho sentito la grandezza e la novità di quello che stava accadendo! Per la prima volta
nella storia del Kenya, erano presenti in un assemblea convocata sotto legida del governo,
non solo le parti contraenti, ma anche il Comitato per la solidarietà. Un Comitato
impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori, chiamato a fronteggiare il management
di una grande multinazionale. Per la prima volta appariva chiaro, anche al
sottosegretario, che una questione come questa dei lavoratori non é soltanto una
questione sindacale ( i sindacati in Kenya sono totalmente venduti ad un governo corrotto
e dei ricchi! ), ma é una questione di diritti umani. Alla fine il sottosegretario ha
detto:
"Io mi impegnerò e premerò affinché la compagnia accetti le istanze
fondamentali espresse dal Comitato per la solidarietà. Sono disposto a controllare personalmente
perché questo avvenga! " Davvero queste sono buone notizie per me, sono buone
notizie per noi e per voi che vi siete spesi per fare pressione su questa vicenda. Se ce
la faremo adesso con la Del Monte, in Kenya si aprono nuove porte. Già sono venuti,
l'altro giorno, i rappresentanti dell'industria dei fiori a consegnarmi la situazione
incredibile di 150.000 lavoratori. Lo stesso discorso vale per il caffé, per il té.. La
difesa dei diritti dei lavoratori, nell'Africa Subsahariana é solo agli inizi! Ecco
perché é importante la posta in gioco con Del Monte. Oggi con i lavoratori dell'ananas,
domani dei fiori, poi del té, del caffé... "A Iuta continua!" come dicono i
monzambicani......
PERCHÉ VINCA LA VITA!!! Grazie a voi.
Alex Zanotelli