IN QUESTO NUMERO
Alcune considerazioni sull'eccidio di donne e bambini nella scuola di Belsa
Armi e armi ancora
Quella benedizione è una bestemmia!
Tanti evviva per il nuovo strumento di morte
Lettera aperta a George W. Bush
I prossimi appuntamenti e altro...
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SETTEMBRE 2004
LE
QUERCE DI MONTE SOLE: DALLA MEMORIA ALLA VIGILANZA
Sugli Appennini sopra a Bologna tra il settembre e l'ottobre 1944 ci fu
lo sterminio di un intera popolazione, che viveva nei monti denominati zona
di Monte Sole. La strage é più comunemente conosciuta come "strage di
Marzabotto". Quest'anno ricorre il 60° anniversario di quei tragici
eventi, abbiamo quindi deciso di fare memoria, con una serie d'iniziative,
la prima in collaborazione con la Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano,
sarà
DOMENICA 19 SETTEMBRE 2004 sul tema:
LE QUERCE DI MONTE SOLE: DALLA MEMORIA ALLA VIGILANZA
presso la Sagrestia Teatina della Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano
- via San Vitale, 3 - dove verrà ricordato
mons. Luciano Gherardi nel 5° anniversario della
sua scomparsa.
Per fare memoria, in modo più sentito e consapevole, parte del gruppo, Pax
Christi - Punto Pace di
Bologna, si è ritrovato per alcuni giorni a Villazzano, presso Trento, in
una casa dei Padri Dheoniani, dove si sono letti testi relativi agli
avvenimenti di quel periodo, ai quali sono seguiti momenti di preghiera e di
riflessione..
La necessità di programmare alcune iniziative, tra fondamento dalla
celebrazione diocesana con l'Eucaristia presieduta da monsignor Carlo
Caffarra che si terrà sul luogo dell’eccidio
Domenica 26 settembre.
Nella strage di Mone Sole, furono uccise dalle truppe naziste oltre 771
persone. 315 donne,189 bambini fino ai 12 anni, 30 giovani dai 12 ai 18
anni, 161 uomini di cui 76 oltre i 60. Fra essi cinque sacerdoti, per i
quali è in corso la causa di canonizzazione. Si tratta di tre sacerdoti
diocesani: don Ferdinando Casagrande, don Giovanni Fornasini e don Ubaldo
Marchioni, e di due sacerdoti religiosi: padre Martino Capelli, dehoniano, e
don Elia Comini, salesiano, e una suora suor Maria delle Maestre Pie.
Il sentimento, che ci ha animato nel voler, nel nostro piccolo,
aumentare l’attenzione della comunità cristiana, su quanto è avvenuto in
quell’epoca, è il dato che nelle vicende di Monte Sole, c’è
qualcosa di estremamente significativo: popolo e pastori accomunati nel
martirio, nell’ambito di una situazione di fede, dove si celebra
l’Eucaristia.
E un dato che differenzia
Monte Sole da episodi cruenti verificatisi in altre parti della nostra
terra. Come scrive Mons.
Ghepardi nel libro che ha ricostruito quei momenti drammatici – Le querce
di Monte Sole - “Oggi, al di là della barbarie e della crudeltà
degli oppressori, sta affiorando un valore che la fede rende più evidente:
il prevalere dell’amore sulla forza bruta, la vittoria delle vittime sopra
i carnefici.” Partendo da questo dato, come gruppo cristiano
impegnato per la pace e la nonviolenza, sentiamo particolarmente pressanti e
urgenti, in considerazione degli avvenimenti che stanno infiammando il medio
oriente quanto nella prefazione del citato libro di Mons. Gherardi scriveva
don Dossetti
“
occorre
proporsi di conservare una coscienza non solo lucida, ma vigile, capace di
opporsi a ogni inizio di «sistema di male», finché ci sia tempo. Una
memoria adeguatamente recepita dalla comunità cristiana è indispensabile
per reagire tempestivamente a tutto ciò che ha in sé potenza di coagulo
negativo, sistematico, anche se, specie in particolari congiunture storiche,
presentasse certe ambivalenze e persino certi vantaggi seduttori per la
Chiesa”.
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