IN QUESTO NUMERO
Le querce di Monte Sole: dalla memoria alla vigilanza
Armi e armi ancora
Quella benedizione è una bestemmia!
Tanti evviva per il nuovo strumento di morte
Lettera aperta a George W. Bush
I prossimi appuntamenti e altro...
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SETTEMBRE 2004
ALCUNE
CONSIDERAZIONI SULL'ECCIDIO DI DONNE E BAMBINI NELLA SCUOLA DI BELSA
Cari amici, la testa scoppia. Le
cronache dell'assassinio di tanti bambini sono di un orrore infinito. Alle
soglie della disperazione totale. Ai bordi del male assoluto. Diffuso in
molti luoghi, concentrato periodicamente in alcune realtà, la violenza per
me è l'inferno. Tra pochi giorni non se ne parlerà più. O saltuariamente.
Occorre ricordare che la spirale delle violenze è il nulla che avanza.
Che la violenza genera sempre violenza. E violenza sempre più grande,
brutale e perversa. Occorre ribadire il valore concreto efficace della
nonviolenza. Affermare il realismo politico della nonviolenza. E'importante
evidenziare la possibilità di superare i conflitti non con guerre
"preventive", con bombardamenti "intelligenti", con
azioni terroristiche di vario segno o con assalti disperati ma con la
politica di pace, con la diplomazia preventiva o, in casi urgenti, con
azioni di "polizia internazionale" o con l'invio di forze di
interposizione pacifica sotto l'egida delle Nazioni Unite e dell'Europa.
Da
anni anche in Cecenia si stanno violando in modo massiccio i diritti umani.
Ma perché non riprendere iniziative già lanciate da personalità e
movimenti che, richiamandosi al dolore comune di russi e ceceni,chiedono il
disarmo delle forze cecene e il ritiro dei soldati russi attraverso
l'intervento delle Nazioni Unite? Non al terrorismo di qualunque tipo, no
all'uso ideologico delle religioni, no all'occupazione russa, appoggio del
Parlamento europeo a un'amministrazione transitoria dell'ONU: sono parole
d'ordine utili a sostenere una mobilitazione per la pace in Cecenia che può
coinvolgere il Parlamento italiano ed europeo.Da parte loro, i Comuni
possono tentare forme di scambio e gemellaggio con città cecene, ossete,
inguscete... Richiamandosi al motto di La Pira "unire le città
per unire i popoli", i Comuni possono sostenere interventi di
diplomazia civile collegati tra loro nel Coordinamento nazionale degli Enti
localiper la pace. Che la speranza (la più difficile delle virtù) ci
accompagni sempre.
Shalom.
Sergio Paronetto - Pax Christi punto pace Verona
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