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SETTEMBRE 2004

TANTI EVVIVA PER IL NUOVO STRUMENTO DI MORTE

Lo scorso 20 Luglio, alla presenza del presidente della Repubblica Ciampi, del ministro della Difesa Martino e del Capo di Stato Maggiore della Marina Biraghi, è stata inaugurata a Genova la nuova portaerei "Cavour", la più grande della flotta militare italiana. Lunga 244 metri e larga 39, la "Cavour" può portare un carico di 27.100 tonnellate e ospitare 1.210 persone con un'autonomia di 7.000 miglia (in pratica, come ha osservato l'ammiraglio Biraghi, "può raggiungere velocemente le coste del Golfo Persico – ma perché proprio il Golfo Persico ndr- senza bisogno di rifornimento lungo il tragitto e spendendo solo il 50% del carburante a sua disposizione"). Secondo il dispaccio del ministero, la portaerei sarà in grado di ospitare anche i velivoli a decollo verticale, come i nuovissimi Joint stike fighters, oltre a un sottosistema missilistico Saam-It Aster 15, due cannoni 76/62 Davide per difesa a corto raggio e tre mitragliere da 25 mm Oto-Breda: d'ora in avanti la Marina Italiana può "finalmente puntare a missioni internazionali a largo raggio". Al momento del varo, il costo della nave si aggira sui 900 milioni di euro, ma la "Cavour" sarà consegnata definitivamente ultimata solo nel 2007 e le spese complessive per la sua costruzione sono dunque destinate a salire ancora.

Disegno della portaerei CavourLa retorica del cerimoniale ha inoltre previsto la benedizione della nave da parte dell'arcivescovo di Genova, il card. Tarcisio Bertone, già presidente della Commissione Cei Giustizia e Pace.

Tonio Dell'Olio, coordinatore nazionale di Pax Christi, ha commentato l'avvenimento con parole molto dure:
"Non si benedice una portaerei perché è destinata a portare morte e distruzione, esattamente come Sua Eminenza si rifiuterebbe certo di benedire la sala ospedaliera in cui si praticheranno le interruzioni di gravidanza.
Il comandamento "
Tu non uccidere" non ammette deroghe o cedimenti perché sarebbe la negazione stessa della vita in cui splende la presenza di Dio. In questo caso quella benedizione suonerebbe come una bestemmia! Non si benedice uno strumento di morte", ha proseguito Dell'Olio, "che ha già ucciso tutti coloro che sarebbero stati salvati dalla morte per fame o malattia se quei 900 milioni di euro fossero stati investiti in programmi di sviluppo".
Sulle scelte di allocazione delle risorse pubbliche che sottende questa pseudopolitica di potenza si è soffermato anche Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti: "Ci sembra paradossale", ha dichiarato Paolicelli, "in un momento di crisi economica per il Paese, dopo il varo di una manovra correttiva ed in vista di una finanziaria non semplice, pensare ad aumenti delle spese militari. Ad oggi la Difesa, in un momento di vacche magre per tutti, non ha avuto gli incrementi auspicati dai vertici militari e dal Ministero, ma ha comunque portato a casa lievi incrementi, arrivando alla cifra di 19.670 milioni di euro nel 2004 (con un incremento dell'1,5% rispetto all'anno precedente), oltre ad un extra di 1.200 milioni di euro per le missioni. La sola portaerei varata oggi costa al contribuente come 1/7 della manovra correttiva, che porterà tagli a ministeri, enti locali, Sud ed imprese".

 

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