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ESCHE VIVE
La differenza
tra signori e poveracci
č una questione
di distanze e diottrie:
č nave da crociera
o relitto di disperati
il barlume che s'avanza -
sembra avanzare -
dall'Albania verso
questa c(r)osta del Salento?
Mi avvicino a tre ragazzini
che pescano - non sono
figli di pescatori,
non si curano della luna piena -
per sentire cosa dicono.
L'unico bisbiglio
č di un mulinello
che si riavvolge a strappi
come il filo macilento
delle mie supposizioni.
Appeso all'amo un cefalo
che sembra un tonno
cerca di riacciuffare il mare
con un colpo di pinna
disperato e vano.
Un tipo sui quaranta
sbuca all'improvviso
da una torretta di tufo:
"Che t'avevo detto, France',
l'esca viva č sempre la migliore".
Quella notte,
noi ormai dormivamo sodo,
sulla spiaggetta di Torre dell'Orso
sbarcarono settantacinque
esche vive.
(Pietro Brera)
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