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Non il
sole del tramonto
che stanco e depresso
lascia il mondo alla sua tenebra;
sole che sorge,
invece,
che a tutti,
indistintamente,
di speranze impossibili fa dono.
E Pasqua sara' domani.
Non il pallido languore
di una luna gemente,
spettatrice costretta di lutti e delitti;
il suo ridente tepore
fecondi i sogni
di cose novelle.
E Pasqua oggi sara' gia'.
Il vento piu' non turbi
le attese dei disperati,
ne' la polvere ricopra
le orme dei bambini
che non ancora conoscono
le strade del male.
E la Risurrezione di Uno
di tutti la Pasqua sara'.
E se i fabbricatori di croci
e gli industriali di morte
accetteranno la propria morte,
anche per loro sara',
sorprendentemente,
Pasqua.
Lui,
il Risorto,
per le strade del mondo ci precedera'.
E allora:
fuori i cristiani dalle loro chiese;
fuori i potenti dai loro palazzi;
fuori i soldati dalle loro caserme;
fuori gli epuloni della loro mangiatoie.
E tutti per strada,
la casa di chi casa non ha.
E Pasqua per tutti sara'.
(don Aldo Antonelli)
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