| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |


VENERDÌ 17 NOVEMBRE 2017

MOSTRA JOSEF MAYR-NUSSER corragios - cristiano - solidale:
MOMENTO DI PREGHIERA SU JOSEF MAYR-NUSSER  

 

Riflessione conclusiva dell’arcivescovo di Bologna,Matteo Zuppi

Ricordiamo Joseph Mayr Nusser  e  altri uomini che hanno dato testimonianza per il Vangelo , di quel Vangelo che è più forte dell’idolatria, che ci rende capaci di affrontare il male, di conoscerlo, di non optare per i tanti modi in cui noi cerchiamo di salvare noi stessi.

A un suo commilitone Joseph disse ‘se nessuno ha il coraggio di dire loro che non è d’accordo,non cambierà niente’. La testimonianza ha valore in sé, certe volte rischiamo di voler misurare la testimonianza con la sua efficacia,con i risultati. La sua testimonianza ha valore in sé, per tutti, anche per coloro che aderivano a quelle visioni nazionalsocialiste,visioni pagane.

La sua testimonianza è quella di un martire della coscienza, di qualcuno che in maniera ‘ordinaria’ ci dimostra cosa vuol dire essere cristiani. Quanto è vero ,come diceva papa Benedetto, che ‘chi si inginocchia davanti al Signore non si inginocchia davanti a dei pagani, e resta in piedi a tante idolatrie’. Chi ascolta e segue il Signore è libero. La testimonianza di Joseph ci aiuta a scegliere, a prendere il Signore sul serio,a non vivere in maniera intimistica e privata la nostra sequela del Signore,ma a sapersi dissociare dai tanti mali in cui il male soffoca la vita, con la condiscendenza di tanti.

Joseph riconosceva il buio,come abbiamo visto, ed è nel buio che dobbiamo dare testimonianza. La sua forza è quella di ascoltare e vivere il Vangelo, in un rapporto strettissimo con la Parola ed un grande amore per i poveri .

La sua testimonianza,che poteva apparire velleitaria,ha reso forti gli altri. Quella sua testimonianza era l’inizio della fine della notte era la stella del mattino, in un buio nel quale sembrava impossibile vedere una speranza. Sono da rileggere le sue parole sulla speranza, siamo chiamati continuamente ad essere uomini di speranza,a ‘rendere sempre ragione della speranza che è in noi’,e non dobbiamo perdere la speranza e perderci d’animo neanche nelle situazioni più dure. Certamente noi non siamo messi di fronte a quel sistema di morte,a quel paganesimo che era il nazionalsocialismo. Mayr Nusser in un discorso del 1936 scriveva ‘una stufa che non ha da ardere non potrà riscaldare l’ambiente circostante.  Allo stesso modo un cattolico che predica il vangelo ma è ben lontano dal produrre una vita ispirata agli stessi ideali,non solo non avrà alcun successo , ma darà scandalo’. Dobbiamo prendere anche noi quella legna in modo che quella stufa possa dare calore. Joseph rifiuta la logica etnica, i concetti di sangue e suolo,il nazionalismo esasperato,il cieco affidarsi delle masse al leader,che diventa un idolo,un vero paganesimo. Oggi c’è un altro idolo,per certi versi più pericoloso,perché meno appariscente.

“Io sono cattolico,la mia fede e la mia coscienza non mi consentono di giurare ad Hitler in nome di Dio”.Questo è essere testimoni,fedeli nell’amore fino alla morte.

Joseph era una persona che amava la vita,e proprio perché amava la vita affronta il male,non è uno che disprezza la terra,ma proprio perché ama la terra affronta colui che sfrutta l’uomo e lo rende contro il progetto di Dio. Il suo morire è l’atto con cui consegna la vita non contro un altro ma perché si interrompa la violenza. Così l’amore è più forte dell’odio. Ringraziamo per i tantissimi martiri che ci insegnano e ci aiutano ad essere uomini di speranza. Penso a tante chiese, a tanti cristiani soprattutto in oriente,che per la loro fede sono minacciati,che sopportano sofferenze fisiche perché discepoli di Gesù. Martiri che hanno confessato che l’amore di Cristo rende forti i deboli,che ci aspettano e ci stimolano a dare anche noi la nostra testimonianza.

 


| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |