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27/07-02/08/2009: Route da Monte Sole a Barbiana


Route da Monte Sole a Barbiana

da Monte Sole a Barbiana dalla Resistenza alla Libertà

“Facciamo rivivere le scelte di pace”

Al passo con l'altro viviamo la storia e facciamo vivere la costituzione 

 

Dal 27 Luglio al 2 Agosto 2009 si terrà una Route a piedi da Monte Sole (Bologna) a Barbiana (Vicchio). Un’iniziativa di Pax Christi Italia (movimento cattolico internazionale per la pace) che vuole vivere per riscoprire il sogno della pace e della democrazia.

Una proposta aperta a tutti coloro che vogliono contribuire a riflettere e a costruire con noi oggi cammini di libertà e di confronto.

Uno dei padri fondatori della nostra Costituzione, Piero Calamandrei, scrisse:“Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

             Pax Christi anche quest'anno ripropone una route a piedi (esperienza tipica di questo movimento) partendo dai luoghi delle stragi di Monte Sole dove tanti italiani hanno perso la vita per la libertà, per raggiungere in diverse tappe Barbiana.

Monte Sole è il luogo dove nel settembre del 1944 le SS di Hitler hanno massacrato più di 772 persone.  Tra loro c'erano cinque sacerdoti, una suora e 250 minori. La partenza della route  vuol quindi dare continuità al comune riflettere sulla storia affinché la morte di quelle persone non sia stata vana, tracciando  un percorso che sia al tempo stesso  di opposizione all’affermarsi di derive razziste, xenofobe e autoritarie e di riconciliazione tra i popoli per mezzo di  soluzioni nonviolente ai conflitti.

Barbiana è il luogo di arrivo, dove fu esiliato don Lorenzo Milani  dall’allora Arcivescovo di Firenze Card. Florit, sulla spinta dei vertici militari e politici dell’epoca. Luogo reso famoso dalla scuola fondata da don Milani che riuscì a trasformare una chiesa con la canonica ormai fatiscente e senza nessun servizio (luce, strada, acqua, ecc...) in un progetto di rinnovamento religioso ed umano che ancora oggi continua  ad interpellare la Chiesa e la società ponendosi come pietra angolare sulla quale inciampano le ideologie, i fanatismi e le sicurezze dei forti. La sua voce anziché tacitarsi si è fatta più forte; morto a soli 44 anni, ha continuato e continua tuttora a parlare e ad assolvere a quella funzione di pietra angolare e di scandalo, che viene ad assumere qualsiasi progetto coraggioso di rinnovamento umano e religioso.

            In queste 7 giornate di cammino “su e giù” per l’Appennino tosco-emiliano, “incontreremo” altri luoghi che ci parlano di sofferenze ma anche di speranza per un paese in cui si attualizzino gli ideali di giustizia e di libertà, nella loro interezza. Incontreremo testimoni della storia della nostra Costituzione ed esperienze di costruzione nell’oggi di responsabilizzazione e libertà, ci saranno momenti di preghiera e di riflessione sulla Parola.

Verrà tracciata la prima parte del “sentiero della costituzione” insieme al CAI di Bologna; collocheremo i primi 32 articoli su pannelli metallici.

            Vogliamo che queste giornate diventino tracce, metodi, percorsi che ci aiutino a ritornare a casa rafforzati nell’agire e nel parlare, che non ci facciano dimenticare la grande ricchezza del testo fondamentale della nostra Costituzione e ci aiutino a incarnarne i valori essenziali nelle nostre esperienze e nelle nostre città per costruire dal basso una politica del “bene comune” e una speranza per il futuro.

Bozza di Programma:
1ª tappa: dalle MURAZZE a MONTE SOLE
2
ª tappa: da MONTE SOLE a GABBIANO
3
ª tappa: da GABBIANO a CASTEL DELL'ALPE
4
ª tappa: da CASTEL DELL'ALPE a BADIA MOSCHETA
5
ª tappa: da BADIA MOSCHETA a LE SPIAGGE
6
ª tappa: LE SPIAGGE - VICCHIO
7
ª tappa: VICCHIO - BARBIANA


COMUNICATO FINALE
Da Monte Sole a Barbiana, dalla resistenza alla libertà,
100 km di pace sulle colline tosco-emiliane con Pax Christi

Dal 27 luglio al 2 agosto, da Montesole a Barbiana, passando per i comuni di Vado-Monzuno, San Benedetto val di Sambro, Firenzuola, Vicchio, si è tenuta la Route di Pax Christi lungo il neonato sentiero civico della Costituzione, dove ci attendevano i primi 12 cartelli con i primi 12 articoli della Costituzione italiana, inaugurati il 2 giugno scorso.

Montesole: è il luogo dove nel settembre del 1944 le SS hanno massacrato più di 772 persone, tra cui 5 sacerdoti, una suora e 250 minori. La partenza della Route ha voluto dare continuità al comune riflettere sulla storia affinché la morte di quelle persone non sia stata vana, tracciando un percorso che sia al tempo stesso di opposizione all’affermarsi di derive razziste, xenofobe e autoritarie e di riconciliazione tra i popoli per mezzo di soluzioni non-violente ai conflitti.

Barbiana: il luogo di arrivo, è il luogo dove don Lorenzo Milani fu esiliato dall’allora arcivescovo di Firenze, card. Florit, su pressione dei vertici religiosi, politici e militari. Barbiana è stata resa famosa dalla scuola che lì don Lorenzo fondò riuscendo a trasformare una pieve sperduta fra i monti nella sorgente di un progetto di rinnovamento umano, civile e religioso. Ancora oggi la figura di don Milani continua ad interpellare la Chiesa e la società ponendosi come pietra angolare sulla quale inciampano le ideologie, i fanatismi e le sicurezze dei potenti.

Ad accomunare questi due luoghi simbolici, che aprono e chiudono la Route, la nostra Costituzione.

Le montagne di Monte Sole custodiscono le radici della Costituzione Italiana: lì la resistenza trovò i suoi martiri, la popolazione civile subì la tragedia di massacri indiscriminati, i pastori di anime, pur potendo andarsene e mettersi in salvo, scelsero di restare a condividere la sorte terribile della gente loro affidata.

Le montagne di Barbiana videro incarnato lo spirito della Costituzione: don Lorenzo Milani, si assunse, di fronte e con i suoi ragazzi, il compito costituzionale di “..rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. ( Art 3)

Gli attacchi passati e presenti alla Costituzione ci preoccupano: sono fatti in nome di un presunto ammodernamento della nostra società ma nascondono, neppur larvatamente, il tentativo di ripristinare forme di autoritarismo e favoriscono il diffondersi di una mentalità egoistica.

La resistenza oggi deve diventare un metodo di lettura della realtà e di testimonianza nel quotidiano, da parte di ciascuno, secondo la propria specificità, dei valori irrinunciabili di solidarietà, corresponsabilità, accoglienza e integrazione.

Come la Costituzione, anche il Concilio Vaticano II, l’altro evento sul quale lungo la Route abbiamo riflettuto, ha tracciato una via, la via su cui testimoniare il Vangelo nel mondo contemporaneo.

E anche come cristiani siamo chiamati a resistere di fronte ai tentativi di ritorno al passato, vigilando perché il Concilio venga attuato, mantenendone vivo lo spirito di comunione e il metodo della collegialità, non cedendo all’abitudine/tentazione di delegare alla gerarchia ciò che è compito e dovere di tutti i credenti.

Nella sacrestia di Barbiana abbiamo trovato un testo aperto su questo passo del Libro della Sapienza (18, 3. 6-9): “La notte della liberazione desti al tuo popolo, Signore, una colonna di fuoco come guida in un viaggio sconosciuto”. Ci piace vedere in questa colonna di fuoco, come cittadini e come cristiani, la Costituzione e il Concilio.

“Camminando si apre il cammino”, dice don Arturo Paoli. E anche per noi camminando, pure le parole si sono messe in moto:

“Cammino come ricerca”; “Memoria come nutrimento”; “Cammino come fatica e resistenza”.

“Resistenza come testimonianza nel quotidiano; resistenza come metodo; resistenza che si prende cura e di cui aver cura: I care, cura come amore; amore come giustizia e condivisione; condivisione come convivenza; convivenza come pace e fratellanza.”

In ogni parte del mondo in cui ci troviamo a vivere, dall’Italia alla Palestina, “Facciamoci pontefici di pace”. Vivendo la nostra quotidianità secondo il cammino tracciato dalla Costituzione e dal Concilio, dei quali, se necessario riappropriarci, adempiendo al dovere di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla piena realizzazione di ogni essere umano, quali che siano le sue condizioni e la sua situazione, e denunciando con coraggio tutte le occasioni in cui qualcuno, o molti, si sottraggono a questo dovere.

I partecipanti alla Route 2009


Pensieri sparsi sulla route

Le tombe

Quella di Dossetti a Monte Sole, quella di don Milani a Barbiana. Cimiteri immersi nel silenzio, semplici e spogli di ogni fronzolo; ma le tombe parlano forte al cuore e incitano a “egregie cose”. Non è la grandezza del monumento che conta, ma quella di chi ci riposa.
Ci dicevamo, con gli amici del viaggio, che qualche potente si è già fatto costruire il proprio mausoleo in vita: “inutil pompa”, avrebbe detto Ugo Foscolo; c’è chi è già morto ancor prima di trapassare!

I monasteri

A Monte Sole abbiamo incontrato i monaci e le monache dossettiane, che ci hanno mostrato le icone fatte da loro. A qualcuno di noi è venuta voglia di fermarsi al convento un po’ di tempo: non solo il posto è piaciuto, ma anche la serenità dei volti e la divisione della giornata al ritmo del numero sette: 7 ore di preghiera, 7 di studio-lavoro e 7 di riposo… Sapere che alle 2.30 della notte ci si alza per cantare il mattutino, ha smorzato un po’ gli entusiasmi.

L’acqua

Chiare, fresche dolci acque… che non ci sono. La siccità è devastante per l’agricoltura e può divenire irritante quando le strade sterrate si trasformano in polvere. Che bello, però, quando qualcuno lungo la route ci offriva dell’acqua, magari bella fresca; che sollievo quando a una fontana ci si spruzzava dell’acqua addosso; e vogliamo mettere il piacere di una doccia? “Laudato sii mi Signore per sora acqua, la quale è molto umile, et utile, et preziosa et casta”.
A cena, però, qualcuno non disdegnava anche il vino!

I preti

Don Nandino: bello, simpatico, coinvolgente: promette bene per la Chiesa.
Don Eugenio: non è così bello, ma vero; va dritto al cuore delle cose e delle persone. Che occhi!
Don Bettazzi: l’onda lunga del Concilio, il suo profumo.
Don Milani: ha camminato con noi lungo la route.

Il gruppo

Seguire un sentiero in direzione est, piuttosto che in direzione ovest, perché chi si è incaricato della guida ha preso la cartina alla rovescia e accorgersene per caso solo dopo un’ora di cammino: Quali conseguenze può avere questo fatto? Se un inconveniente del genere succede a un gruppo “vero”, ne rinforza i vincoli; se il gruppo è tale solo di nome e non di fatto, se ha troppe anime al suo interno, quell’inconveniente diventa pretesto di spaccature.
Il nostro era un gruppo “vero”.

Caratteri

Taciturni e chiacchieroni, timidi e baldanzosi, meditanti e dialoganti; snelli e meno snelli; gentili e bruschi; permalosi e pazienti; complessi e semplici: tenere insieme tante differenze, “sì che ciascun di lor fosse contento” è un’impresa di cui andar tutti fieri. E’ la dossettiana convergenza delle differenze.

I capi

Parole da sostituire nel vocabolario democratico con “coordinatori”: il ruolo impone loro il dovere di dire e quello di ascoltare. L’ho capito nella route, con l’esempio.

Le preghiere

Certi panorami, il cielo stellato, il fruscio del vento tra i faggi secolari,… non sono già loro preghiere?

Le letture

Quelle brevi sono come il lievito: lavorano dentro e creano volume col passare del tempo.

Io: non ho mai camminato così volentieri e, a giorni di distanza, continuo a sentire le voci dei miei compagni di route e di ricerca… e mi lascio accarezzare da esse.

Giò
(Giovanni Boscacci)


PENSIERI SU UN CAMMINO

Mettersi in cammino:
raggiungere ogni giorno una mèta nuova.
C'è una voce che ci chiama, è Dio che ci vuole far capire  il senso profondo  della nostra vita, abbandonando la nostra sicurezza e le nostre abitudini.

Fedeltà alla strada:
la strada è fedele e esige fedeltà, anche se può sembrare  troppo lunga o difficile. Bisogna fidarsi della strada nella certezza che non tradisce.

Stupore e sorpresa:
camminare a piedi aiuta a guardare e vedere metro per metro la strada. Si scoprono sempre nuovi orizzonti e si impone il silenzio per ascoltare la maestosa sinfonia del creato. (provate a camminare per i sentieri del Cadore),  Nasce il desiderio della preghiera, si scopre un nuovo linguaggio : quello senza parole.

Fino in fondo:
quando la strada diventa pesante, quando si mette a piovere, quando lo zaino diventa sempre più pesante e ingombrante, quando il sudore ci bagna da capo a piedi, quando cioè ci sembra  di essere arrivati allo stremo delle forze, allora è il momento buono per spremere da noi stessi ancora le risorse  che ci portiamo dentro. La strada ci insegna a non abdicare mai, nemmeno con noi stessi.

Incontro con gli altri:
la strada abbatte le divisioni, e nella semplicità delle cose, avvicina gli altri e li fa scoprire simili e capaci di capirsi e di aiutarsi. Si ha bisogno degli altri ; bisogna così  diventare '' MENDICANTI '' e sentirsi dipendenti dalle persone.

Incontro con Dio:
nella strada, l'occasione di preghiera ritorna spesso e in modi diversi e diventa una vera scuola.
Si cammina in silenzio, e la vastità della natura  diventa cattedrale che fa da cornice  e aiuta a riflettere. La contemplazione mette addosso il bisogno di una conversione totale, di una nascita nuova, che solo il Buon Dio può operare.

Tutte queste ''' COSE ''' le ho vissute durante la '' Route '' e in questi ultimi 15 giorni in campeggio con i ragazzi camminando su e giù per i sentieri  delle TRE
CIME di Lavaredo.

Termino dicendo:
L'amicizia è una presenza che non ti evita di sentirti solo ma rende il viaggio più leggero (David Treueba).

un amichevole abbraccio e a un presto arrivederci.

il vecio Giorgio Medici.

 

Partecipanti alla Route 2009 Monte Sole-Barbiana Partecipanti alla Route 2009 Monte Sole-Barbiana Barbiana tappa finale della Route 2009 Monte Sole-Barbiana

 

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