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14 DICEMBRE 2001: GIORNATA DI PREGHIERA, DIGIUNO E CARITÀ
IL NOSTRO GRIDO A DIO PER LA PACE

 

IL NOSTRO GRIDO A DIO PER LA PACE

Veglia di preghiera 14 dicembre 2001

 

QUALE GIOIA

Quale gioia quando mi dissero
 andremo alla casa del Signore
 ora  i piedi oh Gerusalemme
si fermano davanti a te.

Ora Gerusalemme
è ricostruita
come città salda,
forte e unita.

Salgono insieme
le tribù di Jahvè
per lodare il nome
del Signore d'Israele.

 

Là sono posti i seggi
della sua giustizia
i seggi della casa di Davide .

Domandate pace
per Gerusalernrne,
sia pace a chi ti ama,
pace alle tue mura.

Su di te sia pace,
chiederò il tuo bene
per la casa di Dio
chiederò la gioia

Noi siamo il tuo popolo,
Egli è il nostro Dio
possa rinnovarci la felicità

Saluto: Il Signore che guida i nostri cuori nell'amore e nella pace sia con tutti voi.

Introduzione: La nostra risposta all'invito del papa.
                       Dio e la religione portano alla pace.

Insieme: O Dio della pace, non ti può comprendere chi semina la discordia, non ti può accogliere chi ama la violenza, dona a chi edifica la pace di perseverare nel suo proposito e a chi la ostacola di essere sanato dall'odio che lo tormenta perche tutti si ritrovino in te che sei la vera pace. Per Cristo Nostro Signore.

 

Dal libro del profeta Michea 4, 1-4

Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore
resterà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli
e affluiranno ad esso i popoli;
verranno molte genti e diranno:
"Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri", poichè da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà arbitro tra molti popoli
e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni;
dalle loro spade forgeranno vomeri,
dalle loro lame, falci.
Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione
e non impareranno più l' arte della guerra.
Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà,
poichè la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro,
in eterno, sempre.

Salmo 71

In te mi rifugio, Signore,
ch 'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio,

lo, invece, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,

 

Della tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.

Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
tu sei mio aiuto e mio salvatore;
Signore, non tardare.

Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a
te la mia lode senza fine.

Dalla Costituzione Gaudium et spes del Concilio Vaticano n 78. La natura della pace

La pace non è la semplice assenza della guerra, nè può ridursi al solo rendere stabile l'equilibrio delle forze contrastanti, nè è effetto di una dispotica dominazione, ma essa viene con tutta esattezza definita "opera della giustizia" (Is. 32, 7). E' il frutto dell'ordine impresso nell'umana società dal suo fondatore e che deve essere attuato dagli uomini che aspirano ardentemente ad una giustizia sempre più perfetta. Poichè infatti il bene comune del genere umano è regolato, sì, nella sua sostanza,dalla legge eterna, ma è soggetto, con il progresso del tempo, per quanto concerne le sue concrete esigenze, a continue variazioni, la pace non è stata mai stabilmente raggiunta, ma è da costruirsi continuamente. Poichè inoltre la volontà umana è labile e ferita per di più dal peccato, l'acquisto della pace esige il costante dominio delle passioni di ognuno e la vigilanza della legittima autorità.
Tuttavia questo non basta. Tale pace non si può ottenere sulla terra se non è tutelato il bene delle persone e se gli uomini non possono scambiarsi con fiducia e liberamente le ricchezze del loro animo e del loro ingegno. La ferma volontà di rispettare gli altri uomini e gli altri popoli e la loro dignità, e l'assidua pratica della fratellanza umana sono assolutamente necessarie per la costruzione della pace. In tal modo la pace è frutto anche dell'amore, il quale va oltre quanto è in grado di assicurare la semplice giustizia.
La pace terrena, che nasce dall'amore del prossimo, è immagine ed effetto della pace di Cristo, che promana da Dio Padre. Il Figlio incarnato infatti, principe della pace, per mezzo della sua croce ha riconciliato tutti gli uomini con Dio e, ristabilendo l'unità di tutti in un solo popolo e in un solo corpo, ha ucciso nella sua carne l'odio e, nella gloria della sua resurrezione, ha diffuso 10 Spirito di amore nel cuore degli uomini.
Pertanto tutti i cristiani sono pressantemente chiamati a " praticare la verità nell'amore " (Ef. 4, 15), e a unirsi agli uomini sinceramente amanti della pace per implorarla e per attuarla.
Mossi dal medesimo Spirito, noi non possiamo non lodare coloro che, rinunciando alla violenza nella rivendicazione dei loro diritti, ricorrono a quei mezzi di difesa che sono, del resto, alla portata anche dei più deboli, purchè ciò si possa fare senza pregiudizio dei diritti e dei doveri degli altri o della comunità.
Gli uomini, in quanto peccatori, sono e saranno sempre sotto la minaccia della guerra fino alla venuta di Cristo, ma in quanto riescono, uniti nell'amore, a vincere il peccato, essi vincono anche la violenza, fino alla realizzazione di quella pa(ola divina: " Con le loro spade costruiranno aratri e falci con le loro lance; nessun popolo prenderà più le armi contro un altro popolo, nè si eserciteranno più per la guerra " (Is. 2, 4).


Segno: La lampada della pace.

 

EVENU SHALOM

Evenu shalom alejem.
Evenu shalom alejem.
Evenu shalom alejem
Evenu shalom shalom
shalom alejem.

 

E sia la pace con noi
Diciamo pace al mondo,
cantiamo pace al mondo
la tua vita sia gioiosa,
e il mio saluto - pace -  
giunga fino a voi.

 

Et la paix soi avec nous 
End sei der Friede mit uns
y sea la paz con nos otros
Sige la pay con nosaltres
And the peace be with us

 

Ascoltiamo l'appello firmato da cristiani e musulmani nell'incontro di Roma

La pace è il nome di Dio e davvero questo nome va venerato al di sopra di ogni altra incomprensione e difficoltà. Nessuno dica più che è la sua religio­ne che lo incoraggia alla guerra e che gli indica la violenza come via per ri­solvere i conflitti, Nessuno usi il nome di Dio per togliere la vita di vittime in­nocenti e inermi. Chi usa il nome di Dio per odiare e scegliere la via della violenza abbandona la religione pura.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che uccidono, diffondono paura, terrore e odio. fanno la guerra in nome di Dio. l tanti nomi di Dio non significano mai guer­ra, ma tutti insieme compongono la parola pace. Parlare di guerra di religio­ne è un'assurdità. Non create muri che dividono, isolano e finiscono per ren­dere invivibile la vita di quanti attendono giustizia.
Ci impegniamo a diffondere nel,mondo la comprensione e la simpatia tra le nostre culture e civiltà, per rimuovere ogni radice di diffidenza e di paura, per far crescere con tutti gli abitanti del pianeta la difficile arte del dialogo e del convivere.
Mai più allora la guerra! Mai più la paura e la diffidenza verso l'altro. Con­ceda Dio al mondo intero e a ciascun uomo e a ogni donna Il meraviglioso dono della pace!


2. La pace e la giustizia camminano insieme

Preghiamo insieme

O Dio, forte e misericordioso, che condanni le guerre e abbatti l'orgoglio dei potenti, allontana i lutti e gli errori che affliggono l'umanità, perché tutti gli uomini, pacificati tra loro, possano chiamarsi veramente tuoi figli. Amen

 

Dalla lettera di S. Giacomo Apostolo. 4,1-4

Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio?
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

 

Dal messaggio del papa per la giornata mondiale della pace 1 gennaio 2002: 
Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono

Ma come parlare, nelle circostanze attuali, di giustizia e, . insieme di perdono quali fonti e condizioni della pace? La mia risposta è che si può, e si deve parlarne, nonostante la difficoltà che questo discorso comporta, anche perché si tende a pensare alla giustizia e al perdono in termini alternativi.
Ma il perdono si oppone al rancore e alla vendetta, non alla giustizia. La vera pace, in realtà, è «opera della giustizia» (Is 32, 17). Come ha affermato il Concilio Vaticano Il, la pace è «il frutto dell'ordine immesso nella società umana dal suo Fondatore e che deve essere attuato dagli uomini assetati di una giustizia sempre più perfetta» (Costituzione pastorale Gaudium et Spes 78). Da oltre quindici secoli, nella Chiesa cattolica risuona l’insegnamento di Agostino di Ippona, il quale ci ha ricordato che la pace, a cui mirare con l'apporto di tutti, consiste nella tranquillitas ordinis, nella tranquillità dell'ordine (cfr De civitate Dei, 19,13).
La vera pace, pertanto, è frutto della giustizia, virtù morale e garanzia legale che vigila sul pieno rispetto di diritti e doveri e sull'equa distribuzione di benefici e oneri. Ma poiché la giustizia umana è sempre fragile e imperfetta, esposta com'è ai limiti e agli egoismi personali e di gruppo, essa va esercitata e in certo senso completata con il perdono che risana le ferite e ristabilisce in profondità i rapporti umani turbati. Ciò vale tanto nelle tensioni che coinvolgono i singoli quanto in quelle di portata più generale ed anche internazionale. Il perdono non si contrappone in alcun modo alla giustizia, perché non consiste nel soprassedere alle legittime esigenze di riparazione dell'ordine leso.
Il perdono mira piuttosto a quella pienezza di giustizia che conduce alla tranquillità dell'ordine, la quale è ben più che una fragile e temporanea cessazione delle ostilità, ma è risanamento in profondità delle ferite che sanguinano negli animi. Per un tale
risanamento la giustizia e il perdono sono ambedue essenziali.
Sono queste le due dimensioni della pace che desidero esplorare in questo messaggio. La Giornata Mondiale offre, quest'anno, a tutta l'umanità, e in particolar modo ai capi delle nazioni, l'opportunità di riflettere sulle esigenze della giustizia e sulla chiamata al perdono di fronte ai gravi problemi che continuano ad affliggere il mondo, non ultimo dei quali è il nuovo livello di violenza introdotto dal terrorismo organizzato.


Pace è dono dell'amore di Dio. Chi lo riceve si impegna a custodirlo e a diffonderlo.
Rinnoviamo il nostro impegno con le parole di d. Primo Mazzolari.

Ci impegniamo
per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci interessa di perderci
per qualche cosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.

Ci impegniamo
a portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare, verso l'amore.

Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare
anche quello che non possiamo accettare, anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,  
poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c'è, insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.

Ci impegniamo
perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perpetuamente.
(da Primo Mazzo/ari)


TE AL CENTRO DEL MIO CUORE

Ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore,
di trovare Te, di stare insieme a Te:
unico riferimento del mio andare,
unica ragione Tu, unico sostegno Tu.
AI centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Anche il cielo gira intorno e non ha pace,
ma c'è un punto fermo, è quella stella là.
La stella polare è fissa ed è sola,
la stella polare Tu, la stella sicura Tu.
AI centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Tutto ruota intorno a te in funzione di Te
e poi non importa il "come", il "dove", e il "se".

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore,
il significato sarai Tu,
quello che farò sarà soltanto amore.
Unico sostegno Tu, la stella polare Tu.
AI centro del mio cuore ci sei solo tu.

Tutto ruota attorno a Te...

 III La pace si realizza nel quotidiano

 

Saremo giudicati sulla carità. Ecco come Madre Teresa ha vissuto il vangelo nel quotidiano

Quando avevo fame, mi deste da mangiare,
Quando avevo sete, mi deste da bere,
Ciò che farete al più piccolo dei miei,
è a me che lo farete,
Ora, entrate nella casa del Padre mio.

Quando ero senza tetto, voi apriste le vostre porte,
Quando ero nudo, mi deste il vostro vestito,
Quando ero affaticato, voi mi aiutaste a trovar riposo,
Quando ero preoccupato, voi calmaste i miei affanni,
Quando ero piccolo, voi mi insegnaste a leggere,
Quando mi sentivo solo, voi mi deste il vostro amore,
Quando ero in prigione, voi veniste alla mia cella,
Quando ero ammalato, a letto, curaste le mie necessità,

In un paese sconosciuto,
mi sentii da voi come a casa mia,
In cerca di un impiego, voi mi trovaste un lavoro,
Ferito in battaglia, voi fasciaste le mie ferite,
Desideroso di cordialità, voi mi porgeste la vostra mano.

Quando ero negro, o giallo, o bianco,
Deriso ed insultato, voi portaste la mia croce,
Quando ero vecchio, vi preoccupaste di sorridermi,
Quando ero agitato, voi mi ascoltaste e vi interessaste di me.

Voi mi avete visto coperto di sputi e di sangue,
Voi mi avete riconosciuto,
quantunque ricoperto di sudore,
Quando si beffavano di me, voi eravate al mio fianco,
Quando ero felice, voi partecipaste alla mia gioia.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

Ascoltiamo la testimonianza di d. Tonino Bello, grande appassionato e costruttore di pace

"Costruttori di pace, la pace di Gesù sia con tutti voi!
Nei bagni di folla o nella solitudine dei deserti.
Nelle foreste dell'Amazzonia o nel vortice disumano delle metropoli.
Sul letto di un ospedale o nel nascondimento di un chiostro.
Nell'operosità di una scuola materna che si apre ai valori della mondialità o nel travaglio provocato da
uno stile di accoglienza nei confronti dei fratelli di colore.
E' un popolo sterminato che sta in piedi.
Perchè il popolo non e un popolo di rassegnati.
E' un popolo pasquale, che sta in piedi, come quello dell'apocalisse.
E' davanti alI' "Agnello".
Simbolo di tutti gli oppressi dei poteri mondani.
Di tutte le vittime della terra.
Di tutti i discriminati dal razzismo.
Di tutti i violentati nei più elementari diritti umani.
A questo popolo invisibile della pace, giunga la nostra solidarietà.
Ma anche il nostro incoraggiamento: con le parole delle beatitudini, secondo la traduzione che
sostituisce il termine "beati" con l'espressione "in piedi".
"IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE. SARETE CHIAMATI FIGLI DI DIO"
(Mons. Tonino Bello)


Assumiamo un impegno concreto per costruire la pace attraverso questo Credo:

Un credo di pace e giustizia

Tutti: - Credo in Dio, che è amore e che ha donato la terra a tutti g]i esseri umani.
           - Credo in Gesù Cristo, che è venuto a guarirci, e a liberarci da tutte le forme di oppressione.
           - Credo nello Spirito Santo, che opera in e per mezzo di tutti coloro che sono aperti alla verità.
           - Credo nella comunione della fede, che è chiamata ad essere al servizio di tutte le persone.
           - Credo nella promessa di Dio di distruggere, alla fine, il potere del peccato in tutti noi, e di stabilire il               regno di giustizia e di pace per tutta l'umanità.

1° Coro: - Non credo nel diritto del più forte, nella forza delle armi, nel potere dell’oppressione.

2° Coro: - Credo nei diritti umani, nella solidarietà di tutte le persone, nel potere della nonviolenza.

1° Coro: - Non credo nel razzismo, nel potere che deriva dalla ricchezza e dal pri­vilegio, o in qualunque                    ordine stabilito che renda schiavi.

2° Coro:- Credo che tutti gli uomini e tutte le donne siano esseri umani uguali, che l'ordine basato sulla                   violenza e l'ingiustizia non sia ordine.

1° Coro:  - Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e che la pace sia irrag­giungibile.

2° Coro: - Credo nella bellezza della semplicità, nell'amore generoso, nella pace sulla.

Tutti: - Non credo che la sofferenza sia vana, che la morte sia la fine, che la deturpazione del nostro mondo              sia ciò che Dio voglia.
          - Ma oso credere, sempre, malgrado tutto, nel potere di Dio di trasformare e trasfigurare, adempiendo
            la promessa di una nuova terra, dove fioriranno la giustizia e la pace.
(Da With all Gods people)

Nella preghiera dei fedeli esprimiamo ora le nostre invocazioni. Ci uniamo a chi Vuole esprimere le proprie intenzioni ripetendo: Signore venga il tuo regno di giustizia e di pace.

 
Segno: brocca ed acqua e pietra,

 

La preghiera musulmana

Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Clemente!
Sia lode a pio, Signore dell'universo,
il Misericordioso, il Clemente!
Sovrano nel giorno della ricompensa,!
Te noi adoriamo e Te chiamiamo in aiuto,
Guidaci sulla strada diritta,
la strada di coloro che tu hai scelto,
con i quali non sei in collera,
e non sono perduti!

E i servi del più pieno di Grazia (Dio)
sono coloro che camminano sulla terra in spirito di umiltà,
e quando gli ignoranti si rivolgono a loro,  essi dicono 'pace!',

O umanità! Noi ti abbiamo creata
da una sola coppia di un uomo e una donna,
e ti abbiamo trasformata in nazioni e tribù;

perché possiate conoscervi
(non perché possiate disprezzarvi vicendevolmente).
In verità tra di voi il più degno di onore agli occhi di Dio
è colui che è  più giusto,
E Dio ha conoscenza piena ed è bene informato su tutte le cose

 

Il Signore vi benedica e vi custodisca.
Mostri a voi il suo volto e abbia misericordia  di voi
Rivolga a voi il suo sguardo e vi dia pace.
Il Signore vi benedica

O Signore fa' di me uno strumento 
fa' di me uno strumento della tua pace,
dov'è odio che io porti l'amore
dov'è offesa che io porti perdono

dov'è dubbio che io porti la fede
dov'è discordia che io porti l'unione
dov'è errore che io porti verità
a chi dispera che io porti la speranza.

O Maestro dammi un cuore grande
che sia goccia di rugiada per il mondo
che sia voce di speranza
che sia buon mattino

per il giorno di ogni  uomo
e con gli ultimi del mondo sia
il mio passo lieto nella povertà, nella povertà,
(2 v)

O Signore fa' di me il tuo canto
fa' di me il tuo canto di pace
a chi è triste che io porti la gioia
a chi è nel buio che io porti la luce.

è donando che si ama la vita
è servendo che si vive con gioia
perdonando che si trova il perdono
è morendo che si vive in eterno.


 

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