17 Marzo 2016:
Chiesa Cristiana Avventista
VEGLIA ECUMENICA
PER LA PACE
«...anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri»
Lettera di Giacomo 4,1-10
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in
mezzo a voi?
Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre
membra?
Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere;
uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere;
combattete e fate guerra!
Non avete perché non chiedete;
chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le
vostre passioni.
Gente infedele!
Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia
ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? Anzi, ci
concede la grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai
superbi, agli umili invece dà la sua grazia.
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà
lontano da voi.
Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.
Peccatori, purificate le vostre mani;
uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori.
Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete;
le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza.
Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
Genesi 18,1-8
Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre,
mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del
giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi
presso di lui.
Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si
prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai
tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a
prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero.
Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete
proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro
servo».
Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre
sea di fior di farina, impastala e fanne focacce».
All'armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e
lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte
fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro.
Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli
mangiarono.
(SEGUE RIFLESSIONE)
Vangelo di Marco 10,35-45
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di
Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che
ti chiederemo».
Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli
risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e
uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il
calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono
battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo».
E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel
battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma
sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è
per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e
Giovanni.
Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali
sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro
capi le opprimono.
Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà
vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di
tutti.
Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per
servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Canto
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma l'amore non ho,
sono un bronzo echeggiante, un cembalo sonoro.
Se avessi la profezia, conoscessi i misteri tutti e
tutta la scienza,
ma l'amore non ho, io sono un niente.
Distribuissi i miei beni, il mio corpo dessi a
bruciare,
travolgente fosse la mia fede, ma l'amore non ho, niente mi giova.
L'amore è paziente, benigno è l'amore, non invidia,
non si vanta,
l'amore non si gonfia, tutto scusa, tutto crede, tutto spera,
tutto sopporta, non va in cerca del suo, non si adira l'amore,
non pensa male l'amore, ma gode della verità
L'amore mai tramonterà, le profezie passeranno,
le lingue taceranno, la scienza finirà.
Ora rimane fede, speranza ed amore,
tutte e tre, ma di queste più grande, è l'amore.
Vangelo di Matteo 5,21-26
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non
ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere
sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà
essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato
al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a
offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con
lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla
guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non
uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Canto
Dio è amore,
osa amare senza timore!
Dio è amore,
non temere mai.
Vangelo di Giovanni 13,1-20
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era
venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i
suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda,
figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli
aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,
si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse
attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i
piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era
cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i
piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo
capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi
in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con
me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche
le mani e il capo!».
Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non
i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti
chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo
e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi?
Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se
dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi
dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio,
infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.
In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo
padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste
cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve
compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di
me il suo calcagno. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché,
quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò,
accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
SECONDA PARTE
Vangelo di Giovanni 14, 27-29
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la
dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi
ho detto: «Vado e tornerò da voi».
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è
più grande di me.
Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi
crediate.
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
non indurci in tentazione,
ma liberaci dal Male.
Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
Canto
rit. Andate per le strade in tutto il
mondo,
chiamate i miei amici per far festa:
c'è un posto per ciascuno alla mia mensa.
Nel vostro cammino annunciate il Vangelo ,
dicendo: "E' vicino il Regno dei cieli".
Guarite i malati, mondate i lebbrosi,
rendete la vita a chi l'ha perduta. rit.
Vi è stato donato con amore gratuito:
ugualmente donate con gioia e per amore.
Con voi non prendete né oro né argento
perché l'operaio ha diritto al suo cibo. rit.
Entrando in una casa, donatele la pace.
Se c'è chi vi rifiuta e non accoglie il dono
la pace torni a voi, e uscite dalla casa
scuotendo la polvere dai vostri calzari. rit.
Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi:
siate dunque avveduti come sono i serpenti
ma liberi e chiari come le colombe:
dovrete sopportare prigioni e tribunali. rit.
Nessuno è più grande del proprio maestro:
né il servo è più importante del suo padrone.
Se hanno odiato me, odieranno anche voi.
Ma voi non temete: Io non vi lascio soli! rit.
rit. Andate per le strade in tutto il
mondo,
chiamate i miei amici per far festa:
c'è un posto per ciascuno alla mia mensa.