|
||
|
| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link | |
PREGHIERA
D'INTERCESSIONE PER LA PACE IN SIRIA
12 Aprile 2017: Una giornata di digiuno e preghiera per
la Siria da celebrare in tutta la diocesi di Brescia è la proposta
per mercoledì 12 aprile di Pax Christi, Movimento Nonviolento e
Movimento internazionale per la riconciliazione, i quali danno
appuntamento alle ore 20.30 del mercoledì santo alla chiesa
parrocchiale di Santa Maria in Silvia, in via Sardegna 34, per un
momento di meditazione collettiva.
Canto iniziale: Dio di compassione ascolta le grida del popolo della Siria, dona conforto a coloro che soffrono a causa della violenza dona consolazione a coloro che piangono i propri morti da forza ai paesi vicini affinché accolgano i rifugiati converti il cuore di quelli che hanno fatto ricorso alle armi e proteggi chi si impegna per promuovere la pace Dio di speranza ispira i governanti a scegliere la pace al posto della violenza e a ricercare la riconciliazione con i nemici ispira compassione nella Chiesa universale per il popolo siriano e dacci la speranza di un avvenire di pace fondato sulla giustizia per tutti Noi ti chiediamo questo attraverso Gesù Cristo Principe della Pace e Luce del mondo. Amen 1) ASCOLTA IL GRIDO DEL POPOLO DI SIRIA «La sofferenza ha ormai oltrepassato ogni limite. La Siria intera è divenuta un campo di battaglia. Ogni aspetto della democrazia - diritti umani, libertà, cittadinanza – è andato perduto e nessuno sembra interessarsene. La crisi ha ucciso migliaia di civili, soldati, esponenti dell’opposizione, uomini, donne, bambini, clerici musulmani e sacerdoti cristiani». Gregorios III Laham, Patriarca di Antiochia, di tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti.
Preghiamo perché le armi vengano messe a tacere. Preghiamo per la
fine di ogni violenza e conflitto armato. Preghiamo per il Santo
Padre, tutti noi uniti:
2) CONFORTA CHI SOFFRE A CAUSA DELLA VIOLENZA . La Siria è un campo di battaglia. «Tutto è stato distrutto. Il mondo del lavoro, l’innocenza dei bambini, le famiglie, le case, le scuole, i luoghi di culto, gli ospedali,…Una crudele tragedia ha luogo sotto lo sguardo silenzioso di tanti. Una piccola nazione che porta il duro peso dell’immagine di Gesù con la Croce. E Simone di Cirene tarda ad arrivare». 6.8 milioni di persone soffrono a causa del conflitto in corso. «Il tempo del silenzio si avvicina…sguardi silenziosi pieni di lacrime e cuori spezzati sono il linguaggio che ci unisce al Cuore Immacolato di Maria ai piedi della Croce». Per tutti quelli che soffrono a causa della violenza. Preghiamo
affinché dopo tanto dolore e i tantissimi orrori a cui hanno
assistito, i siriani non perdano la speranza in una pacifica e
giusta soluzione. Preghiamo perché tanti “Cirenei” possano giungere,
pronti a condividere il peso della Croce e alleggerire il fardello
del popolo siriano. Canto
3) CONFORTA CHI PIANGE I PROPRI CARI La crisi siriana ha avuto inizio il 15 marzo 2011 e si è già portata via tante, troppe vite. Mai il paese aveva conosciuto un momento tanto tragico. Le Nazioni Unite parlano di oltre 100mila morti e di fronte ad una tale situazione le parole possono poco. Le città sono state distrutte e «gli unici piani di sviluppo riguardano i cimiteri». Un tragico racconto ci giunge dalla Siria: «una bambina di sei anni giocava a nascondino con il suo fratellino, quando il piccolo è stato ucciso da un cecchino. Qualche giorno dopo, in lacrime di fronte alla tomba di suo fratello, la bimba ha urlato: “esci fuori, non voglio più giocare!”».: .
Preghiamo per le vittime della guerra. Per tutti loro e per ognuno
di loro. Non sono numeri, ma nomi e membri di una famiglia. Sono
madri, padri, figli e figlie. Sono fratelli e sorelle, figli di Dio
che li ha creati a Sua immagine e somiglianza. Preghiamo affinché il
diritto alla vita di ognuno sia rispettato e difeso. Canto
4) AIUTA LE NAZIONI CHE CONFINANO CON LA SIRIA AD ACCOGLIERE I RIFUGIATI Secondo l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR) i rifugiati siriani sarebbero 1.971.003. La maggior parte di loro ha trovato rifugio in Turchia, Libano, Iraq e Giordania. Alla cifra stimata dalle Nazioni Unite dobbiamo tuttavia aggiungere i tanti che hanno paura di registrarsi come rifugiati, perché temono ripercussioni al termine del conflitto, ed i molti sfollati interni. «Ogni secondo della giornata il mio desiderio è uno soltanto: far ritorno nella mia patria. Il mio cuore è ferito. L’unica cosa che mi trattiene qui sono i miei figli. Se fossi sola tornerei in Siria, anche se ciò significa andare incontro alla morte», lamento di una madre rifugiatasi in Turchia con i suoi due bambini. È impossibile immaginare il futuro di questo paese, che un tempo accoglieva migliaia di rifugiati da tutto il Medio Oriente. «Durante la guerra in Iraq siamo fuggiti in Siria. Abbiamo dovuto ricominciare tutto da zero e ricostruire le nostre vite. E poi due anni fa’ abbiamo dovuto far ritorno nuovamente in Iraq. Lì mio figlio è stato colpito alla testa da un proiettile mentre giocava a calcio con i suoi amici. Grazie a Dio è sopravvissuto, ma ora è paralizzato. Non abbiamo neanche potuto estrarre la pallottola, è troppo pericoloso. Da due mesi siamo in Turchia, ospiti di una famiglia. Speriamo che loro ci aiutino». In Libano i rifugiati siriani sono più di 700mila. L’arcivescovo di Zahlé e Furzol, John Issam Darwish ci ha scritto: «Sono ormai 10 mesi che aiutiamo i rifugiati. Abbiamo iniziato sostenendo 19 famiglie, ma il numero di persone bisognose è aumentato rapidamente ed incredibilmente. Ora aiutiamo 580 famiglie. E saranno molte di più se la situazione si aggraverà e il conflitto si estenderà a tutta la Siria». Preghiamo per quanti hanno dovuto abbandonare la propria famiglia e la propria casa. Per chi è affamato e non ha un tetto sopra la testa. Preghiamo per quelli che vivono nei campi profughi. Preghiamo per i paesi che accolgono i rifugiati e per tutti coloro che offrono aiuto e assistenza ai siriani. Maria, Regina della Pace, prega per la Siria, prega per noi.
5) CONVERTI IL CUORE DI CHI IMBRACCIA LE ARMI E PROTEGGI CHI LAVORA PER LA PACE «Gli aspetti più drammatici sono stati la totale assenza di dialogo, l’angoscia e la disperazione della popolazione». La crisi siriana va avanti ormai da più di due anni. È iniziato tutto con il desiderio di combattere contro l’ingiustizia e la mancanza di libertà. Poi il conflitto si è inasprito, sfociando in guerra civile. In seguito la situazione è divenuta di interesse internazionale. Gli obiettivi economici e geopolitici hanno ormai preso il posto dei desideri del popolo siriano. «Speriamo che la guerra finisca, così potremo finalmente tornare a casa», pregano ogni giorno i bambini siriani. È tutto ciò che desiderano: la fine della violenza. Preghiamo per i leader politici del mondo intero, affinché si impegnino per promuovere Preghiamo per i leader politici del mondo intero, affinché si impegnino per promuovere la pace ed il bene del paese. Affinché smettano di dare precedenza ai propri interessi e alla propria sete di potere. Preghiamo per chi lavora strenuamente per la pace, per chi si adopera per alleviare il dolore e asciugare le lacrime del popolo di Siria, affinché continuino nella loro opera, nonostante le minacce e l’indifferenza internazionale. Isaia 2;1,5 La pace universale alla fine dei giorni 1 Messaggio che Isaia, figlio di
Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. 6) ISPIRA NELLA CHIESA UNIVERSALE COMPASSIONE PER I SIRIANI Oggi preghiamo in particolar modo per la minoranza cristiana in Siria che rappresenta circa il 5,2% della popolazione. Dopo il Sinodo per il Medio Oriente del 2010, i cristiani mediorientali si sono impegnati nel testimoniare attivamente il Vangelo, pur essendo una piccola minoranza. In molti paesi del mondo arabo, però, la violenza ha ben presto messo a tacere i frutti dell’assemblea sinodale. La comunità cristiana versa in una situazione estremamente delicata: «I cristiani mantengono sempre una certa neutralità. Non si schierano né con il governo, né con l’opposizione e per questo motivo sono spesso criticati e presi di mira da ambo le parti. La neutralità non ha però salvato i due vescovi rapiti lo scorso aprile, Gregorios Yohannna Ibrahim e Boulos al-Yazigi, né i tre sacerdoti tenuti in ostaggio, tra cui padre Paolo Dall’Oglio. E non ha risparmiato le centinaia di cristiani rapiti o uccisi, né ha messo fine al massiccio esodo dei nostri fratelli nella fede».
Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle nella fede. San Paolo
benedica il Cristianesimo in Siria e aiuti i cristiani in questo
luogo che è stato la culla del Cristianesimo. Possa la fede non
diminuire mai. Possano sentire i cristiani il supporto e il conforto
dei loro fratelli e sorelle di tutto il mondo. Canto
7) DONACI LA FIDUCIA IN UN FUTURO DI PACE, FONDATO SULLA GIUSTIZIA PER TUTTI «È tempo di deporre le armi. Invece di invocare alla violenza, i governi internazionali dovrebbero lavorare per la pace. Nonostante la crisi le nostre chiese non sono mai vuote. E i siriani sentono che possono contare sull’aiuto di Dio. Nel loro cuore vi è un misto di speranza e di sconforto. Non sanno quale futuro li attende. Ma a dispetto di tutto, la loro fede è forte». Gregorios III Laham, Patriarca di Antiochia, di tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti. «Non abbiamo perso la speranza. Al contrario. Anche se il nostro uomo esteriore va verso la rovina, il nostro uomo interiore si rinnova ogni giorno. Perché le prove che affrontiamo oggi non sono nulla di fronte alla gloria eterna a cui ci stiamo preparando». Preghiamo perché questa speranza non si affievolisca. Preghiamo perché Cristo, Principe della Pace e Luce del Mondo, doni fiducia al popolo siriano affinché lo Spirito Santo instilli in loro la speranza. Maria, Regina della Pace, prega per la Siria, prega per noi. “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenf Luca 22;47,53 Gesù viene arrestato 47Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla;
colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si
avvicinò a Gesù per baciarlo. 48Gesù gli disse: «Giuda,
con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?». 49Allora
quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere,
dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». 50E
uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò
l'orecchio destro. 51Ma Gesù intervenne dicendo:
«Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l'orecchio, lo guarì. Silenzio Canto Preghiere libere Padre nostro Preghiera per la pace
Dio dei nostri Padri,
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, minaccia per le tue creature, in cielo, in terra ed in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù, Concedi al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra. (San Giovanni Paolo II) Canto: Magnificat, magnificat, magnificat anima mea Dominum. Magnificat, magnificat, magnificat anima mea
|
| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link | |