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31 Ottobre
2004:
veglia ecumenica di preghiera per la pace
SIGNORE, QUANTE VOLTE DOVRO’ PERDONARE? (Mt. 18,21)
Sugli
Appennini sopra Bologna, tra il settembre e l'ottobre 1944 ci fu lo
sterminio di un intera popolazione, più comunemente conosciuta come
"strage di Marzabotto"ma che comprende un’area più ampia nei
monti sopra quella cittadina, definita del monte più alto ovvero Monte
Sole. La zona di Monte Sole si trova tra due fiumi: il Reno e il Setta. Il
29 settembre le truppe delle S.S. accerchiarono tutta la zona utilizzando i
due fiumi come naturali fossati di confine. Accompagnati da guide fasciste
della zona incominciarono a risalire i monti.In quel periodo “l¹arcipelago
di Monte Sole” era abitato dalla gente dei luoghi e dagli sfollati che vi
erano rifugiati perché immaginavano di essere più sicuri che nelle proprie
abitazioni di valle considerandole più pericolose nell'imminente
e sperato attacco degli alleati che già avevano
sfondato la prima linea della
linea Gotica.
In vari luoghi la popolazione pensò che le truppe nazifasciste stessero
arrivando per gli uomini: considerati in tutti i modi possibili partigiani
(lungo tutta la linea gotica, vi erano sparse varie brigate partigiane, in
quella zona si era costituita la brigata “Stella Rossa”, con persone del
luogo, carabinieri e militari che avevano rifiutato la repubblica di Salò,
da militari alleati sfuggiti alla prigionia tedesca) e utile manodopera di
rastrellamento. Per questo gli uomini si nascosero nei boschi, mentre le
donne, i bimbi e gli anziani rimasero nei villaggi. Le truppe nazifasciste
in ogni zona abitata uccidevano tutta la gente e bruciavano le case.Alcune
persone vedendo i primi focolai pensarono di rifugiarsi nelle chiese, ma non
vi era alcuna pietà. Alcuni uomini nascosti videro morire tutti i
propri cari: moglie, figli, padre, madre, nonni, zii, amici, preti,
conoscenti.Dopo una decina di giorni di saccheggio, di uccisioni, di
distruzioni di case e chiese, le truppe sterminarono l¹intera popolazione
civile di 38 diverse localitá: oltre 770 persone tra cui 315 donne,
189 bambini fino ai 12 anni, 30 giovani dai 12 ai 18 anni, cinque sacerdoti
e una suora.
La larga striscia di territorio fra Grizzana e Monte Sole divenne
"terra di nessuno": furono scavate trincee e buche per le
postazioni di artiglieria e la zona venne abbondantemente minata e fatta
oggetto di cannoneggiamenti e bombardamenti. I pochi sopravvissuti al
massacro furono costretti a lasciare la montagna, e lo stesso fecero i
partigiani. L'abbandono
del territorio tra Setta e Reno fu inesorabile. Sotto le bombe crollarono
quasi tutti gli edifici e l'estensione dei campi minati rese insidiosa,
anche dopo il termine della guerra, gran parte della zona. Forse anche per
non convivere con i dolorosi ricordi di un massacro le cui reali dimensioni
furono chiare solo alla fine della guerra, pochi hanno ricostruito le
abitazioni perdute sulle montagne, nel frattempo riconquistate dalla natura.
Salmo
14
“Dio
non esiste!”
L’insensato
dice nel suo cuore:
“Dio non esiste”
sono perversi e commettono orrori
non c’è chi fa il bene.
Il
Signore si affaccia dai cieli
Verso gli uomini
Per vedere se c’è un sapiente
Un cercatore di Dio.
Tutti
quanti sono traviati
Uniti nella corruzione
Non c’è nessuno che opera il bene
Neppure uno solo.
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Non
hanno coscienza i malfattori
Di divorare il mio popolo?
è questo il pane che mangiano
non credendo nel Signore.
Ma ecco, saranno colti dal terrore
Perché
Dio è con i credenti
avete riso della speranza del povero
ma il Signore è il suo rifugio.
Chi darà a
Israele la salvezza
Che viene da Sion?
Quando ritornerà il Signore
Ritornerà il suo popolo
Danzerà ai gioia Giacobbe
Esulterà Israele!
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Una voce
di Monte Sole, Francesco Pirini,
sopravvissuto alle stragi ricorda (1)
Canto:
Volgete gli occhi
Rit. Volgete gli occhi al Signor ed i vostri cuor
cantate a lui lode e onor è Lui il Salvator, è Lui vostro Signor.
Ho cercato
il Signore ed Egli mi ha risposto, mi ha guarito dall'angoscia per sempre lo
amerò.
Rit.
Dio protegge il povero ascolta la sua voce, consola
le sue pene e guida il suo cammino. Rit.
Quelli che
cercano il Signore non saranno delusi, solo che guardino a Lui saranno
salvati. Rit.
Una voce
di Monte Sole, Francesco Pirini,
sopravvissuto alle stragi ricorda (2)
Canto:
San Francesco
O Signore, fa' di me uno strumento,
fa' di me uno strumento della Tua pace,
dov'è odio, che io porti l'amore,
dov'è offesa, che io porti il perdono,
dov'è dubbio che io porti la fede,
dov'è discordia che io porti l'unione,
dov'è errore che io porti verità,
a chi dispera , che io porti la speranza,
dov'è errore che io porti verità,
a chi dispera , che io porti la speranza.
RIT:
O maestro dammi Tu un cuore grande,
che sia goccia di rugiada per il mondo,
che sia voce di speranza ,
che sia un buon mattino,
per il giorno di ogni uomo.
E con gli ultimi del mondo
sia il mio passo, lieto nella povertà,
nella povertà, (2 v.)
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O Signore, fa' di me il Tuo canto,
fa' di me il Tuo canto di pace,
a chi è triste, che io porti la gioia,
a chi è nel buio, che io porti la luce.
È donando che si ama la vita,
è servendo che si vive con gioia,
perdonando che si trova il perdono,
è morendo che si vive in eterno,
perdonando che si trova il perdono,
è morendo che si vive in eterno.
RIT: |
Una voce
di Monte Sole, Francesco Pirini,
sopravvissuto alle stragi ricorda (3)
Canto:
Dona la
Pace
Dona la pace Signore, a chi confida in te. Dona, dona
la pace Signore,
dona la Pace.
Matteo (18:21-35)
21
Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò
mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma
fino a settanta volte sette.23
Perciò
il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi
servi. 24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato
uno che era debitore di diecimila talenti. 25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il
suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto
quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò
davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo
lasciò andare e gli condonò il debito. 28
Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento
denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che
devi!" 29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava
dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece
imprigionare, finché avesse pagato il debito. 31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto
rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse:
"Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne
supplicasti; 33
non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di
te?" 34
E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non
avesse pagato tutto quello che gli doveva. 35
Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di
cuore al proprio fratello».
Silenzio
Preghiera
di Riconciliazione e Perdono (Lisa Marie Gelhaus, Chiesa Metodista di
Bologna)
Padre Nostro
ecumenico
Padre
nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e
rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non indurci in tentazione ma liberaci dal Male.
Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen
Benedizione (padre Ion Rimboi, Chiesa
Ortodossa Rumena di Bologna)
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