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30 Novembre 2008: veglia ecumenica di preghiera per la pace


"Signore, dobbiamo colpire con la spada?"
(Lc 22,49)

 Veglia ecumenica per pregare, capire e attuare la pace di Cristo rivelata alle chiese

 

Introduzione (Pax Christi)

Benvenuti a tutti a questo tredicesimo anno di incontro ecumenico di preghiera per la pace.
L’anno scorso avevamo pregato e riflettuto sui muri che ci dividono dagli altri, e che Dio invece ci chiede di abbattere, di trasformare. La veglia di quest’anno richiama l’attenzione su di un altro simbolo: la spada che difende queste mura. La spada simbolo di qualsiasi arma che offende la vita. La spada simbolo del peccato più grande contro l’essere umano e, dunque, anche contro Dio, creatore della vita. L’omicidio che porta la spada è il grande peccato del mondo, entrato anche nella chiesa.

Le chiese hanno storicamente giustificato l’uso della spada, compiendo, in nome del vangelo, atrocità assolutamente ingiustificabili. I cristiani si sono combattuti anche tra di loro, ognuno invocando sulla propria spada la benedizione di Dio. E oggi, qual è il rapporto delle chiese con ‘la spada’?

C’è una forte ambiguità. Le chiese, pur parlando di pace, pare che non si siano innamorate del Cristo nonviolento, e dunque non hanno sposato, in lui, la nonviolenza. Le chiese continuano a ritenere opportuno e giustificabile il mantenimento di apparati militari pronti alla difesa armata.

Le chiese continuano a considerare alcune guerre inevitabili, necessarie; le hanno rese accettabili alle coscienze attraverso la dottrina della guerra giusta, come se questa fosse deducibile dal vangelo. Le chiese, ancora oggi, nella profondità del loro messaggio, annunziano una pace non assoluta, ma una pace tra parentesi.

Noi cristiani ci chiediamo, e vogliamo farlo anche stasera: ma Gesù ha usato ‘parentesi’ in questo discorso? Ha previsto delle eccezioni al ‘non uccidere’? E’ possibile difendere la legittimità della guerra (e dunque anche delle armi di difesa) appellandosi ai valori cristiani? Che cosa ci ha rivelato Gesù sulla pace? Che cosa abbiamo accettato o rifiutato di questa sua rivelazione?

Gesù ci ha annunciato la vittoria sulla morte; noi invece continuiamo a riprodurre e convivere con strumenti di morte; continuiamo a dare fiducia alle armi, in nome del diritto alla legittima difesa. Ma quando pensiamo in questi termini, stiamo pensando da cristiani? E’ cioè Cristo che ce lo suggerisce, o sono i nostri pensieri che si sovrappongono al suo messaggio?

Forse ci siamo talmente abituati alla ‘normalità’ delle armi, da non riuscire neppure a vedere la gravità di un problema che intacca la credibilità delle nostre chiese e, soprattutto, della nostra fede. Forse sarebbe il momento di chiedere perdono, e di convertirci, come singoli e come chiese.


VIDEO: “Armi, disarmo, nonviolenza”

Al termine del video, alla scritta:  “In piedi, costruttori di pace!”  la guida dice:

“Ci alziamo in piedi… Ora formiamo gruppetti di 3-4 persone della stessa panca. Condividiamo nei piccoli gruppi le emozioni, i pensieri immediati, i sogni nostri e dei popoli. Ci sediamo  (tempo 3-4 minuti)


coro ortodosso rumeno


Is 2,2-5

2Alla fine il monte dove sorge il tempio del Signore sarà il più alto di tutti e dominerà i colli. Tutti i popoli si raduneranno ai suoi piedi e diranno:
3"Saliamo sul monte del Signore, andiamo al tempio del Dio d'Israele. Egli c'insegnerà quel che dobbiamo fare; noi impareremo come comportarci". Gli insegnamenti del Signore vengono da Gerusalemme; da Sion parla al suo popolo. 4Egli sarà il giudice delle genti, e l'arbitro dei popoli. Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra. 5Ora, Israeliti, seguiamo il Signore. Egli è la nostra luce.

 

(Silenzio)  30 sec

 

Preghiera Segretariato Attività Ecumeniche

 

Canto: IL CANTO DEL MARE (Es 15) 

Cantiamo al Signore, stupenda è la sua vittoria.
Signore è il suo nome. Allelluja.
(2 v.)

[1.] Voglio cantare in onore del Signore
perché ha trionfato, alleluia.
Ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il Signore,
il mio Salvatore è il Dio di mio padre
ed io lo voglio esaltare.
[Rit.]

[2.] Dio è prode in guerra, si chiama Signore.
Travolse nel mare degli eserciti,
i carri d'Egitto sommerse nel Mar Rosso,
abissi profondi li coprono.
La tua destra, Signore, si è innalzata,
la tua potenza è terribile.
[Rit.]

[3.] Si accumularon le acque al tuo soffio
s'alzarono le onde come un argine.
Si raggelaron gli abissi in fondo al mare.
Chi è come te, o Signore?
guidasti con forza il popolo redento
e lo conducesti verso Sion.


Lc 22, 35-38
35Gesù disse ai suoi discepoli:
- Quando vi mandai senza soldi, senza bagagli e senza sandali, vi è mancato qualcosa?
Essi risposero:  - Niente!
36Allora Gesù disse:
- Ora però è diverso: chi ha dei soldi li prenda; così anche chi ha una borsa. E chi non ha una spada venda il suo mantello e se ne procuri una.
37Vi dico infatti che deve avverarsi per me quel che dice la Bibbia:
È stato messo tra i malfattori.
Ecco, quel che mi riguarda sta ormai per compiersi.
38Allora i discepoli dissero a Gesù:
- Signore, ecco qui due spade!
Ma Gesù rispose:
- Basta!


Preghiera Centro Poggeschi (p. J.P. Hernandez)


Canto (Taizé): Nada te turbe, nada te espante.  Quien à Dios tiene nada le falta.
                        
Nada te turbe, nada te espante.  Solo Dios basta


Gc 4,1-4
1Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra di voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi. 2Voi desiderate qualcosa, e se non potete averla, allora siete pronti a uccidere. Voi avete voglia di qualcosa, e se non riuscite a ottenerla, allora vi mettete a lottare e a far guerra. In realtà, voi non ottenete ciò che desiderate, perché non sapete chiederlo a Dio. 3E se anche chiedete, voi non ricevete niente perché le vostre intenzioni sono cattive: volete sprecare tutto nei vostri piaceri.
4Siete infedeli, come una donna adultera. Ma non sapete che essere amici di questo mondo significa essere nemici di Dio? Dunque chi vuol diventare amico di questo mondo finisce per diventare nemico di Dio.


Preghiera Ortodossa Rumena (p. Ion Rimboi)



Canto (Taizé): Da pacem cordium

 

 

Ef 6, 10-17
10Infine, prendete forza dal Signore, dalla sua grande potenza. 11Prendete le armi che Dio vi dà, per poter resistere contro le manovre del diavolo. 12Infatti noi non dobbiamo lottare contro creature umane, ma contro spiriti maligni del mondo invisibile, contro autorità e potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso.
13Prendete allora le armi che Dio vi dà, per combattere, nel giorno della lotta, le forze del male e per saper resistere fino alla fine. 14Preparatevi dunque! Vostra cintura sia la verità, vostra corazza siano le opere giuste e 15sandali ai vostri piedi sia la prontezza per annunziare il messaggio di pace del Vangelo. 16Sempre tenete in mano lo scudo della fede con cui potete spegnere le frecce infuocate del Maligno.
17Prendete anche il vostro elmo, cioè la salvezza, e la spada dello Spirito Santo, cioè la parola di Dio.

 

 

Preghiera Chiesa Evangelica della Riconciliazione (past. G. Casolari)


 

Canto: La paz del Seňor

 
Lc 22, 47-51
47Mentre Gesù ancora parlava con i discepoli, arrivò molta gente. Giuda, uno dei Dodici, faceva loro da guida. Si avvicinò a Gesù per baciarlo. 48Allora Gesù disse:
- Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?
49Quelli che erano con Gesù, appena si accorsero di ciò che stava per accadere, dissero:
- Signore, dobbiamo colpire con la spada?
50E in quel momento uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. 51Ma Gesù intervenne e disse:
- Lasciate, basta così!
Toccò l'orecchio di quel servo e lo guarì.


MIMO: Il Dipinto   - Chiesa Cristiana Avventista (past.ra L. Verona) –

Al termine del mimo e della musica, sull’immagine plastica di Gesù crocifisso, una voce fuori campo legge:

33 [I soldati] venuti da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.  (GV 19,33-34)

Proiezione di immagini del Gesù crocifisso colpito dalla spada-lancia.


Canto:  CHI CI SEPARERÀ? (cf. Rom 8)

Chi ci separerà dal Suo Amore?
La tribolazione? Forse la spada?
Né morte o vita ci separerà  dall’amore in Cristo Signore.

Chi ci separerà  dalla Sua Pace?
La persecuzione? Forse il dolore?
Nessun potere ci separerà da Colui che è morto per noi.

Chi ci separerà dalla Sua Gioia?
Chi potrà strapparci il Suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà dalla Vita in Cristo Signore.


Proiezione di immagini: spade>aratro>campo>pane

Intanto i rappresentanti delle diverse chiese spezzano insieme un pane, che viene poi distribuito in vassoi:

Il pane, frutto della spada trasformata in aratro, secondo la profezia di Is 2,2-5, viene ora condiviso da tutti.


INTRODUZIONE alla professione sulla pace:

Ora che qs gesto di condivisione ci ha fatti ritrovare spiritualmente più uniti, possiamo tentare di esprimere, anche a parole, come si fa con le ‘professioni di fede’, ciò che noi crediamo sulla pace cristiana. Perché la pace di Cristo, che trova la sua pienezza nella follia della croce, dove si perdonano i propri assassini, va essenzialmente creduta per fede.

Davanti a voi avete delle parole, che tentano di dire questa pace che il ‘mondo’ non intende.

Chi trova alcune di quelle frasi troppo forti, e non corrispondenti a ciò che egli pensa della pace, si senta libero di non pronunciarle.

Chi invece sente di credere nella pace di Cristo, come viene formulata in questo testo, lo proclami, insieme agli altri.  Professare in tanti la pace in modo finalmente chiaro e senza ambiguità, significa iniziare a seguire un progetto comune per costruirla, partendo dalle fondamenta che ancora, ufficialmente, mancano.

Noi crediamo

In quanto cristiani,
crediamo nell’annuncio di pace di Gesù Cristo, che è il Vangelo di Dio,
e crediamo la chiesa come comunità chiamata alla fede in Lui,
crocifisso e risorto

In quanto cristiani
non possiamo giustificare nessuna guerra
non può esistere una guerra giusta
perché l’uccisione di un essere umano, anche colpevole, non può essere giustificata da una dottrina. La vita è il principale dono del Dio della vita
ma, sull’esempio di Gesù, non si difende con le armi

In quanto cristiani
rifiutiamo radicalmente il potere delle armi
non le possiamo progettare, costruire, vendere, comprare o usare
Rifiutiamo ogni idea di pace che si affidi allo strumento delle armi

In quanto cristiani
non possiamo contribuire col nostro denaro, con la nostra mediazione,
col nostro silenzio
al mantenimento di un grande sistema di violenza che uccide
e in cui tutti siamo, nostro malgrado, coinvolti e collaboratori:
non possiamo sapere, tacere, giustificare:
se restiamo indifferenti a questa sofferenza, dobbiamo ritenerci gravemente colpevoli

In quanto cristiani
dobbiamo dire basta all’orrore
con le parole e i fatti:
chi si nutre di Dio, alla cena del Signore,
non può anche nutrirsi di guerra.

In quanto cristiani
crediamo che Dio è Pace
che la guerra è il contrario di Dio.
crediamo nell’amore di Dio,
crediamo nella sua pace come dono
che si è realizzata nell’incarnazione, morte e resurrezione del suo Figlio
crediamo nella sua salvezza, già presente,
e offerta a tutta la fraternità umana

È questa la nostra fede
perché è la fede del figlio di Dio, il messia disarmato:
come Lui, crediamo nel Dio che è forza d’Amore
che è Padre, Figlio e Spirito Santo
Crediamo la Pace come dono e impegno nonviolento
attivo e creativo
Crediamo che questa è la via e la testimonianza

che, in Gesù Cristo, mediante lo Spirito Santo,
Dio ha indicato alla sua chiesa

Amen


Facciamo ora un circolo, nel presbiterio e dandoci la mano preghiamo insieme:


Padre nostro,
che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male.
Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen.


Benedizione finale  (past. S. Ribet, Chiesa Evangelica Metodista)


lettore: Il Signore, che ha detto: ‘Rimetti la spada nel fodero’
Tutti: Il Signore, che ha detto: ‘Rimetti la spada nel fodero’
lettore: Perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada’
Tutti: Perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada’
lettore: Ci dia forza e coraggio per seguire la vera via della pace
Tutti: Ci dia forza e coraggio per seguire la vera via della pace
lettore: Il Signore ci benedica e ci protegga 
Tutti: Il Signore ci benedica e ci protegga 
lettore: Il Signore faccia spendere il suo volto su di noi e ci sia propizio
Tutti: Il Signore faccia spendere il suo volto su di noi e ci sia propizio
lettore: Il Signore rivolga su di noi il suo sguardo e ci conceda la pace
Tutti: Il Signore rivolga su di noi il suo sguardo e ci conceda la pace


Canto metodista ghanese

 

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